Le nuove parole per raccontare il fashion [N°1/XIV]

I cambiamenti nei comportamenti di consumo sono spesso accompagnati da evidenti cambiamenti di linguaggio. L’avvento del web e, più ancora, quello dei social media hanno attivato una fase di ‘rivoluzione’ continua, con un profondo aggiornamento dei concetti. Uno dei cambiamenti più rilevanti che stanno avvenendo riguarda la terminologia con cui questi settori sono identificati: si parla sempre più di ‘fashion' mentre perde terreno, e sembra avviarsi al disuso, la parola ‘luxury’. Questo epifenomeno,...

La sfida della molteplicità ha bisogno di formazione [N°13/XIII]

L’operazione che a metà novembre ha portato alla creazione del più grande polo formativo della moda in Italia segna un momento di discontinuità storico. L’acquisizione da parte di Galileo degli istituti prima in capo a Laureate ha aggregato sotto bandiera internazionale alcune delle scuole più blasonate del made in Italy: Naba, Domus Academy e Marangoni. La discontinuità è anche strategica, ed evidenzia come il settore della formazione sia tutt’altro che prossimo a raggiungere...

Il mondo si evolve attorno all’omnichannel [N°12/XIII]

C’è un dato da ricordare nella stagione di shopping natalizio americano: per la prima volta, gli acquisti online supereranno quelli offline. È un sorpasso storico che in molti attendevano. E che tutti davano per scontato. Ma, attenzione, non è così scontato che questo risultato apra la strada ad una partita a senso unico. Le previsioni su cosa succederà adesso si sono complicate. Infatti, cominciano a spuntare rilevazioni che indicano una riscoperta della voglia...

Bene lo show, ma l’obiettivo vero è il business [N°11/XIII]

Ivan Scalfarotto ha centrato l’obiettivo. La settimana della moda che si è appena conclusa, ha acceso i riflettori su Milano. Il sottosegretario ha portato avanti il progetto tracciato dal predecessore, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, e ha guidato le fasi conclusive del lavoro avviato con la costituzione del tavolo nazionale della moda. Quello che era l’obiettivo dichiarato, cioè fare a Milano la “super settimana della moda”, si è tradotto in un...

L’uomo spostato a settembre? Meglio per scelta che per obbligo [N°10/XIII]

Manca ancora la prova, ma gli indizi cominciano a essere importanti. E il colpevole si nasconde elegantemente dietro all’acronimo co-ed, la sigla che indica le scuole britanniche con classi miste maschietti e fanciulle. Nella moda, è diventato l’identificativo della sfilata unificata “uomo-donna’, una tendenza che due anni fa è arrivata come un ciclone sul sistema delle passerelle mondiali, e ha imposto, in un tempo estremamente rapido, un ripensamento dell’intera catena di produzione e...

Quel bimbo di Lvmh che può diventare grande [N°9/XIII]

Il colosso del lusso francese Lvmh mette un altro piede nel childrenswear. Un business che ha raggiunto una frammentazione tale da suggerire una riflessione sulle future strategie della compagine di Bernard Arnault. L’ultimo tassello è la licenza con la quale, circa un mese fa, Emilio Pucci è sbarcata nelle taglie mini siglando una licenza con l’italiana Simonetta. Con questo esordio, salgono a sei le griffe di Lvmh che sviluppano collezioni bambino: Fendi (anch’essa...

Lvmh – Kering, la sfida [N°8/XIII]

È stata la battaglia di fine millennio. Ora potrebbe segnare una nuova sfida del lusso moderno. Per conquistare Gucci, le famiglie Arnault e Pinault incrociarono le spade in una battaglia finanziaria con pochi precedenti che si concluse, nel 2001, con una vittoria dell’allora Ppr. Oggi due notizie rivelano come esista un filo rosso che collega il passato e il futuro di Lvmh e Kering, e come questo filo rosso passi attraverso il marchio...

La svolta luxury di FCA che manda un segnale all’Italia [N°7/XIII]

C’è qualcosa di importante nei numeri presentati nelle scorse settimane da Fca. Il balzo dei risultati, assieme alla prospettiva di nuovi spin off da portare in Borsa (sul modello di quanto fatto con Ferrari), ha portato il titolo a guadagnare quasi il 50% nel corso dell’ultimo anno, nonostante le diverse altalene legate alle voci di indagini sulle emissioni. È il segno che ci sono solide basi nell’andamento operativo. Il quale ha ormai interiorizzato...

Un unico cervello per il made in Italy 4.0 [N°6/XIII]

Non mi sembra abbia ricevuto la dovuta attenzione il passaggio che la moda italiana sta decidendo a livello di strutture di rappresentanza, con la nascita di una maxi-federazione che riunisca l’intero spettro del fashion made in Italy. Un unico soggetto che ricomprenda Smi e la galassia della Fiamp, la quale a sua volta rappresenta le scarpe di Assocalzaturifici, la pelle di Aimpes e gli occhiali di Anfao. Certo, si tratta di un passaggio...

L’entusiasmo è la vera marcia in più [N°5/XIII]

“È andata benissimo, si parla di 15mila persone, ma a me ne risultano almeno 22mila”. Carlo Capasa, presidente della Camera della moda italiana, non ha nascosto l’entusiasmo, al termine dell’ultima settimana delle passerelle milanesi, poiché ha potuto giocarsi numeri importanti, ovvero le affluenze, in notevole crescita, presso i nuovi punti chiave della manifestazione: l’UniCredit Pavilion, sede del Fashion Hub e del Fashion Hub Market; lo Spazio Cavallerizze presso il Museo nazionale della scienza...

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