La stretta cinese riapre la partita mondiale

“Abbiamo visto la stretta” ha detto il presidente di Richemont Johann Rupert durante l’assemblea annuale della società a Ginevra. La contrazione a cui allude Rupert è quella dei consumi ed è diventata lo spettro anche per il lusso. Il Nordamerica ha già vissuto il rallentamento. Ora le nubi grigie si stanno spostando in Cina. Il Wall Street Journal in un articolo di alcune settimane fa titolava così “Il boom della Cina è finito....

Non siamo il Paese ‘della moda’. Ma ‘per la moda’

In un’intervista ai media locali pubblicata qualche settimana fa, Massimiliano Sandri, imprenditore calzaturiero della Mosaicon Shoes, realtà di Vigevano da 20 milioni di euro specializzata nella produzione di scarpe da donna per brand del lusso, si è detto pronto ad assumere le 35 operaie in esubero dalla Moreschi, storico marchio di calzature di lusso dell’importante distretto calzaturiero lombardo. La Mosaicon, peraltro, non sarebbe l’unica azienda ad aver manifestato interesse nei confronti delle maestranze...

Economia circolare, opportunità per l’Italia

La sostenibilità è ormai un ambito imprescindibile per la moda e in particolare per il lusso che, non a caso, sta accorciando la catena di controllo della filiera anche per mantenere .alti gli standard produttivi a monte, sul fronte ambientale, ed evitare il rischio di incorrere in problemi di immagine con mercato e stakeholder. Non mancano, ogni settimana, iniziative di vario tipo di brand del fashion e del luxury a rimarcare la ‘sostenibilità’...

La scelta di Prada e il sogno dei poli italiani

Quando il gruppo Prada ha comunicato la nomina di Andrea Guerra come nuovo AD, incarico che sarà ufficializzato nel Cda del prossimo 26 gennaio, gli addetti ai lavori hanno interpretato la notizia come indizio di un passaggio generazionale. Il segnale di un cambio di passo ancora più inedito per il gruppo e in generale per il made in Italy è, però, arrivato pochi giorni dopo con l’annuncio dell’ingaggio di Gianfranco D’Attis in qualità...

Il made in Italy vince sulla filiera

Per il made in Italy il momento storico è cruciale. C’è un rimbalzo evidente del lusso che ha saputo giocare la sua carta vincente nel periodo difficile del Covid ed è tornato nel 2021 ancora più forte del periodo pre-pandemia. E, tutto sommato, anche il 2022, nonostante i rincari e le tensioni internazionali, sta confermano la naturale tendenza anti-ciclica del segmento alto di gamma. In questo quadro, l’Italia consolida la centralità della sua...

I rincari possono aumentare il peso della filiera

Il lusso si sta dimostrando anticiclico, come evidenziano le semestrali - di cui questo numero presenta una analisi relativa ai principali gruppi italiani e stranieri quotati - e riesce per il momento a non farsi travolgere dallo tsunami dei rincari proseguendo con la strategia dei ritocchi di listino. Il discorso, però, cambia se si guarda a monte della filiera. Ed è qui che si sta giocando una partita decisiva sia per il mondo...

La moda si rialza e vince la sfida della ripresa

L'obiettivo che tutti i settori economici si danno è il pieno recupero dei fatturati pre-Covid.Per la moda, una delle industrie più colpite insieme a viaggi, entertainment e food, il ritorno a una normalità, o meglio a una ‘nuova normalità’ negli acquisti e quindi la ripresa delcomparto, era fissata per il 2023, salvo recrudescenze pandemiche. Che, peraltro, ci sono state e sono in atto (basta vedere quello che sta accadendo in Cina e le...

Il contributo di Carlo Pambianco all’industria della moda

Alla fine degli anni Novanta emerse che il valore complessivo del made in Italy aveva superato quello del made in France. La notizia fece il giro del mondo. Riempì d’orgoglio il sistema della Moda Italiana, lasciando non poco stupiti i cugini del lusso d’Oltralpe. Questo riequilibrio di valori, negli anni successivi, fu compreso, studiato e assimilato dal Sistema. Ma, quella volta, la notizia che era stata diffusa in un Summit Pambianco, fece il...

Alla moda italiana serve la Borsa

L'Ipo più attesa del 2021 nella moda italiana è stata quella di Zegna, nome di punta di un certo made in Italy, non solo nel prodotto, ma anche nella sua storia e per la sua filiera integrata. Il suo brillante debutto sul Nyse di New York, listino scelto anche per questioni commerciali, è avvenuto poco prima di Natale. I numeri hanno confermato che si è trattato di un’operazione degna di nota, non solo...

Una nuova filiera per il nuovo lusso

È ormai chiaro che qualcosa di strutturale sta cambiando a monte della filiera. Negli ultimi due anni, infatti, si è assistito a una crescita di interesse verso gli asset produttivi del made in Italy. Per primi i grandi gruppi hanno spinto e stanno spingendo sul processo di acquisizione dei fornitori. Anche lo specifico settore del tessile ha registrato un'accelerazione del processo di consolidamento industriale. Ma c'è poi un fenomeno che ha preso piede,...

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