Il mercato statunitense di beni di seconda mano dovrebbe crescere del 24% nel 2022 e raddoppiare il suo valore entro il 2026, fino a raggiungere 82 miliardi di dollari. Queste stime sono state diffuse dal Resale Report 2022 condotto da GlobalData e realizzato da ThredUp, una delle principali piattaforme di rivendita online di abbigliamento, scarpe e accessori.
Il mercato del second hand, ormai fenomeno globale, spazia non solo tra i vari settori, ma anche tra gli stessi rivenditori che si apprestano a far diventare i beni di seconda mano il proprio core-business. Secondo il report di ThredUp si prevede, infatti, che entro il 2031 marketplace come Poshmark o The RealReal, rappresenteranno il 18% del settore dell’abbigliamento e la reazione dei consumatori sembra essere positiva calcolando che circa il 62% dalla Gen Z e dei millennials cerca beni di seconda mano prima di acquistarne di nuovi.
Una delle principali motivazioni che spinge i consumatori ad approcciarsi all’usato è la pressione dell’inflazione secondo Retail Dive. Con l’aumento dei prezzi di benzina, ristoranti, bollette e alimentari, la spesa per l’abbigliamento si è dimezzata e il mercato del second hand è stato un’àncora per continuare ad acquistare capi di questo genere. Infatti, secondo Coresight Research, a marzo l’inflazione nel settore dell’abbigliamento ha raggiunto un massimo di 42 anni, pari al 6,8%, a causa dell’aumento dei costi dei tessuti, dei trasporti e dei salari.
Molti rivenditori e brand hanno cercato e stanno tuttora cercando di approcciare il mercato dell’usato, collaborando con piattaforme di rivendita o lanciando operazioni di rivendita interne. ThredUp è l’esempio di questo boom, arrivando ad archiviare il 2021 in modo positivo con vendite per 252 milioni di dollari, un +35% rispetto ai 12 mesi precedenti.
Le opzioni resale sono diventate realtà anche per marchi di lusso come Burberry, che a dicembre 2021 ha debuttato nella rivendita di capi pre-owned grazie a una partnership con My Wardrobe Hq, e Gucci, che ha sdoganato ufficialmente il second hand quando a ottobre 2020 ha annunciato la collaborazione con The RealReal, portale specializzato nella vendita e nell’acquisto di beni di lusso di seconda mano. Questo mercato ha attirato anche il colosso Kering, che a marzo 2021 è infatti entrato con il 5% in Vestiaire Collective, una delle piattaforme leader nel settore dell’usato di alta gamma.
Il second hand ha attratto anche brand che non appartengono al settore del lusso, come Crocs che ha lanciato un nuovo programma di rivendita supportato dalla piattaforma Resale-as-a-Service (RaaS) o Adidas che ad ottobre 2021 ha debuttato nel resale attraverso il programma Choose to Give Back.
Anche gli e-tailer e retailer hanno cavalcato l’onda di questa tendenza sostenibile, come Mytheresa che a giugno 2021 ha stretto una partnership con Vestiaire Collective o Galeries Lafayett, che ad aprile 2019 ha annunciato il lancio di Le Good Dressing, un sito di vendita di apparel di seconda mano.