Singapore ha già preso il posto di Hong Kong nelle analisi delle banche d’affari. Come evidenziato da Fashion Network, infatti, i conti dei big del lusso come Kering, Hermès, Lvmh, hanno ben attutito i disordini a Hong Kong, ma ciò non toglie che i loro ricavi nella regione ne siano usciti indenni. Nel Q3, infatti, Kering ha visto le sue vendite scendere del -35%, mentre l’impatto su Lvmh è stato del -25 per cento. Brand come Versace e Hugo Boss avrebbero addirittura accusato i disordini in maniera più significativa.
In questo clima incerto, pertanto, emerge un dato evidenziato da Goldman Sachs, ovvero che non meno di 3 o 4 miliardi di dollari di depositi hanno lasciato Hong Kong dal mese di agosto. E, nel medesimo periodo, i depositi in valuta nelle banche operanti a Singapore hanno raggiunto la cifra record di 9,4 miliardi di dollari.
“Occorre tenere a mente che Hong Kong e Singapore, sebbene siano spesso descritti come feroci rivali economici, servono mercati molto diversi”, ha specificato Eugene Tan, professore di diritto costituzionale presso la Singapore Management University. “Hk è un polo economico importante per la regione della Cina, mentre Singapore è un attore chiave in Asia, a esclusione della Cina”.
Per quanto riguarda il mercato del lusso, però, Singapore, per via della qualità della vita, del benessere degli abitanti, dell’economia e del turismo, sembra una meta perfetta per il lusso, europeo e non solo. “La sfida per i principali attori del mercato – ha continuato Tan – è di proporre una vera esperienza di lusso a Singapore, tenendo conto dei vincoli di spazio e dell’uniformità di prodotti e servizi in questo mercato. Secondo me, Singapore deve assolutamente concentrarsi sulla dimensione esperienziale del comparto del lusso, più che sul semplice e spesso banale consumismo associato al settore”. Nonostante ciò, “i problemi civili a Hong Kong avranno a tendere delle ripercussioni negative su Singapore e sull’intera regione. La situazione a Hk si somma all’incertezza economica mondiale già esistente. Questo alimenta un calo di fiducia negli investitori, con impatti sugli investimenti e sulle attività economiche della regione”.