La ‘rivoluzione Bizzarri’ volge ufficialmente al termine. Dopo aver trascorso ben 18 anni in azienda, Marco Bizzarri, dal 2015 presidente e AD di Gucci, oltre che membro del comitato esecutivo di Kering dal 2012, lascerà il numero due del lusso francese a partire dal prossimo 23 settembre.
La notizia, trapelata prima dalla stampa estera e confermata poco dopo da un comunicato dell’azienda, segue un cambio radicale del management del gruppo, che ha nominato Francesca Bellettini, dal 2013 presidente e CEO di Yves Saint Laurent, in aggiunta al ruolo corrente, Kering Deputy CEO. Bellettini sarà quindi responsabile per il brand development del gruppo, guidando tutte le maison nelle loro prossime fasi di crescita. Tutti gli amministratori delegati dei marchi riporteranno direttamente a lei.
A sostituire Bizzarri sarà invece per il momento Jean-François Palus, attualmente direttore generale del gruppo Kering, nominato presidente e AD di Gucci ad interim. Nel nuovo ruolo avrà il compito – come si legge nella nota diramata dal gruppo – di “rafforzare i team e le operazioni di Gucci, mentre la maison ricostruisce la sua autorevolezza e momentum, definendone la leadership e organizzazione del futuro”. Parallelamente Jean-François Palus lascerà il suo incarico nel consiglio di amministrazione di Kering e si trasferirà a Milano. A credere nella svolta del gruppo è per il momento anche il mercato: in mattinata le azioni di Kering hanno toccato rialzi del 6,8% alla Borsa di Parigi, mettendo a segno – spiega Bloomberg – “il balzo più significativo degli ultimi otto mesi”.
L’addio di Bizzarri arriva inoltre contro ogni aspettativa, in quanto il manager italiano pareva già designato a guidare il prossimo capitolo della maison ammiraglia del gruppo, con Sabato De Sarno alla guida della direzione creativa. “È talmente ovvio che Marco sia l’amministratore delegato del prossimo capitolo di Gucci. Ho bisogno che lo costruisca con me e sono pienamente fiducioso che ci riusciremo”, aveva dichiarato alla testata americana Wwd François-Henri Pinault, presidente e AD di Kering, lo scorso gennaio dopo la prima sfilata nell’era post Alessandro Michele. La dichiarazione arrivava in un momento cruciale per la casa di moda italiana, che aveva appena salutato Michele, alla guida della direzione creativa dal 2015.
Nominati nello stesso anno, assieme, Bizzarri e Michele, hanno costruito uno dei capitoli più rilevanti della griffe fiorentina, sia in termini di stile, grazie alle proposte massimaliste a alle strategie di marketing del designer romano, che di fatturato. Dalla loro nomina il duo ha infatti contribuito a triplicare le dimensioni di Gucci fino a raggiungere vendite da 9,73 miliardi di euro nel 2021. Dall’arrivo di Michele in azienda, subentrato in corsa a Frida Giannini, Gucci ha registrato una crescita superiore al 35% per cinque trimestri consecutivi entro il primo trimestre del 2018, spingendo il CEO a fissare un obiettivo di fatturato di 10 miliardi di euro per il marchio nel giugno dello stesso anno. Durante il 26° Fashion Summit Pambianco-PwC il CEO aveva confermato l’andamento positivo del marchio, definendosi più forti di quanto non lo fossero nel pre-pandemia, e svelando in anteprima che il brand sarebbe tornato a sfilare nel calendario della Milano fashion week a febbraio 2022.
Con la sua nomina da Gucci, Bizzarri, che al tempo ricopriva il ruolo di CEO della divisione Luxury – Couture & Leather Goods di Kering, prendeva il posto di Patrizio di Marco, in uscita dal 1° gennaio 2015 assieme a Giannini. Precedentemente, dal 2009 al 2014 Bizzarri era stato CEO di Bottega Veneta.
“Voglio ringraziare Marco per il suo spettacolare contributo al successo di Gucci e di Kering, e gli auguro il meglio per i suoi impegni futuri”, ha commentato il numero uno del gruppo Pinault. “Sono certo che i cambiamenti che annunciamo oggi posizioneranno Kering sulla strada del successo e di una crescita profittevole nel lungo termine”.