Il gruppo H&M ha avviato un programma globale per ridurre i costi e migliorare l’efficienza nel business. Il programma riguarda aspetti amministrativi e costi di struttura, e comporterà anche una riduzione dell’organico di circa 1.500 unità. A dare la notizia è stato lo stesso colosso del fast fashion, che ora stima un risparmio annuo di circa due miliardi di corone svedesi (oltre 183 milioni di euro), che dovrebbe diventare ‘tangibile’ nella seconda metà del 2023. “Il programma di revisione dei costi e di efficienza che abbiamo avviato comporta la revisione della nostra organizzazione e siamo consapevoli del fatto che i colleghi ne risentiranno. Sosterremo i colleghi nel trovare la migliore soluzione possibile per il loro prossimo futuro”, ha dichiarato Helena Helmersson, CEO di H&M
L’azienda ha chiuso i primi nove mesi dell’anno in chiaroscuro. Nei tre mesi al 31 agosto scorso, l’utile operativo del gruppo si è fermato a 902 milioni di corone svedesi, contro i 6,27 miliardi registrati nel medesimo periodo di un anno fa (-84 per cento). L’utile netto è ammontato a 531 milioni di corone, contro i 4,69 miliardi del terzo trimestre 2021. Sul fronte dei ricavi, H&M ha messo a segno una crescita del 3% (corrispondente a una flessione del 4% in valuta locale), con vendite pari a 57,5 miliardi. Per quanto riguarda i nove mesi, H&M ha registrato vendite in aumento del 13% a quota 161,12 milioni di corone, mentre l’utile netto è ammontato a 4,43 miliardi di corone, in calo del 30,7% rispetto all’esercizio precedente.
Alla base del rallentamento, lo stop alle attività in Russia, i rincari conseguenti allo scenario inflazionistico e in particolare l’aumento dei costi di materie prime e trasporti oltre al tema del super-dollaro e alla frenata in molti dei suoi principali mercati, a fronte di una diminuzione del potere d’acquisto dei consumatori.
Nelle scorse settimane ha fatto notizia la nuova strategia retail negli Usa di H&M, che punta su dimensioni ridotte degli store e su un approccio local, a vantaggio dell’experience dei consumatori. A ciò si affianca però un dietrofront retail che il gigante svedese starebbe avviando nel Regno Unito. Secondo Retail Gazette, infatti, H&M si preparerebbe a chiudere parte dei suoi store inglesi (la testata specializzata parla di un negozio su cinque) per ridurre i costi. H&M opera in 75 Paesi e impiega 155mila dipendenti in tutto il mondo.