Richemont balza in Borsa dopo indiscrezioni su un’offerta di Kering. Il titolo del colosso svizzero ha infatti chiuso la seduta di ieri in aumento del 3% a Zurigo sulla scia di voci riportate dal blog specializzato Miss Tweed, secondo cui “una proposta di fusione in contanti e azioni – riporta Yahoo Finance – sarebbe stata fatta direttamente dal CEO di Kering François-Henri Pinault al presidente e azionista di controllo di Richemont, Johann Rupert“. Il player dell’hard luxury avrebbe poi respinto l’offerta informale, non trovando soddisfacenti i termini dell’offerta. Ad oggi rappresentanti di Kering e Richemont hanno preferito non commentare le speculazioni.
Indiscrezioni su una possibile fusione tra Richemont e Kering circolano da anni, ma si sono intensificate dopo l’acquisizione di Tiffany & Co da parte di Lvmh. Interpellato a proposito delle voci a febbraio, ricorda sempre Yahoo Finance, Pinault ha detto ai giornalisti: “È un gruppo che conosciamo bene, è uno dei nostri partner che ci ha dato una licenza per i suoi occhiali e siamo perciò regolarmente in contatto. Ma è un gruppo che è controllato da una famiglia, come Kering, e non c’è altro da dire sull’argomento”.
Kering ha chiuso il 2020, anno penalizzato dalla pandemia Covid-19, con ricavi per 13,1 miliardi di euro, in calo del 17,5% (-16,4% a livello comparabile). Nel solo quarto trimestre, la flessione risulta però limitata a un -4,8%, segno della ripresa del mercato. Quanto a Richemont, nei tre mesi al 31 dicembre 2020, suo terzo trimestre d’esercizio, il gruppo di Ginevra ha messo a segno un aumento delle vendite dell’1% rispetto al medesimo periodo 2019, registrando ricavi per oltre 4,18 miliardi di euro, in ripresa rispetto all’andamento della prima metà dell’esercizio fiscale. Nei nove mesi il giro d’affari è sceso del 16% a 9,66 miliardi di euro.