Richemont, Q3 in ripresa grazie ai gioielli

Instagram @cartier
Segno più per i terzo trimestre di Richemont, trainato dalla gioielleria e, a livello geografico, dal mercato asiatico. Nei tre mesi (dati al 31 dicembre 2020), il gruppo di Ginevra ha messo a segno un aumento delle vendite dell’1% rispetto al medesimo periodo 2019, registrando ricavi per oltre 4,18 miliardi di euro, in ripresa rispetto all’andamento della prima metà dell’esercizio fiscale. Nei nove mesi il giro d’affari è sceso del 16% a 9,66 miliardi di euro.
Le vendite sono cresciute del 21% nell’Asia Pacifico (portandosi a 1,7 miliardi di euro) e del 20% in Medio Oriente e Africa. La spinta maggiore, ha spiegato Richemont, è arrivata da Cina (+80%), Taiwan (+29%), ma anche, nel Middle East, dalle spese dagli acquisti dei turisti a Dubai e dallo shopping domestico in Arabia Saudita. Evidenziano, di contro, un maggiore impatto del Covid-19 e dei conseguenti lockdown l’Europa (-22%), le Americhe (-4%) e il Giappone (-2 per cento).
Quanto alle categorie di prodotto, la gioielleria ha registrato un balzo del 9% a quasi 2,4 miliardi di euro (in evidenza le performance di Cartier e Van Cleef & Arpels), mentre gli specialisti dell’orologeria hanno riportato un calo del 7% a 758 milioni. Invariato (0%) l’andamento degli online distributors, cui fanno capo 668 milioni di euro. “Le vendite di orologi di lusso – riflette Reuters – hanno subito una forte contrazione durante la pandemia, ma il settore dei gioielli, con in testa Cartier, è andato meglio, dando ragione così della recente acquisizione da parte di Lvmh di Tiffany che potrebbe cambiare il panorama competitivo”.
I player digitali controllati da Richemont sono quelli della galassia Yoox Net-A-Porter Group e Watchfinder & Co.
Lo scorso novembre Alibaba, Richemont e la holding Artemis della famiglia Pinault hanno annunciato una global partnership con Farfetch, con un investimento complessivo di 1,15 miliardi di dollari (circa 970,3 milioni di euro) nella capogruppo e nella sua filiale cinese, con la creazione di una joint venture in Cina.
Al 31 dicembre 2020, la posizione di cassa netta del colosso dell’hard luxury ammontava a 2,9 miliardi di euro contro i 2,4 miliardi di fine 2019. In mattinata, il titolo Richemont sfiorava un +2% alla Borsa di Zurigo. La società guidata dal chairman Johann Rupert e dal CEO Jérôme Lambert non ha fornito una guidance per i prossimi mesi.