Lvmh fa colazione ‘con’ Tiffany e lo fa ad un prezzo scontato. In una nota diffusa in mattinata, infatti, il numero uno del lusso mondiale ha annunciato il raggiungimento dell’accordo per l’acquisizione dell’azienda newyorkese di gioielleria a 131,5 dollari per azione, dunque meno dei 135 dollari originariamente pattuiti. Il nuovo accordo valorizza Tiffany & Co 15,96 miliardi di dollari (circa 13,6 miliardi di euro). Il prezzo evidenzia un premio rispetto ai 129,95 dollari della chiusura del titolo di Tiffany ieri a Wall Street. La fusione dovrebbe concludersi all’inizio del 2021
In questo modo, Lvmh ottiene uno sconto del 2,5% sull’offerta iniziale. Che si traduce in una somma attorno ai 400 milioni di euro.
“Tiffany e Lvmh – si legge nella nota diffusa da Parigi – hanno inoltre concordato di risolvere le controversie pendenti presso la Delaware Chancery Court“.
L’operazione aveva infatti subito un brusco arresto lo scorso settembre, con il contestuale avvio di una battaglia legale tra le due parti. Tiffany ha infatti citato in giudizio il gruppo guidato da Bernard Arnault accusandolo di aver intenzionalmente rallentato la finalizzazione del deal. Quest’ultimo era stato annunciato come il più grande takeover dell’industria del lusso. Lvmh ha poi denunciato Tiffany a sua volta, ritenendo che la società statunitense sia stata gestita malamente durante la pandemia di Covid-19.
I nuovi termini economici risultano oggi più vantaggiosi per Lvmh rispetto al deal valutato, circa un anno fa, oltre 16 miliardi di dollari. L’operazione era stata annunciata come il più grande takeover dell’industria del lusso. Ad oggi per Lvmh si tratta comunque della maggiore acquisizione mai effettuata, superiore anche a quella per rilevare la quota restante di Christian Dior nel 2017. Il valore, inoltre, è più di tre volte quanto pagato per rilevare Bulgari nel 2011 (4,3 miliardi di euro).
“Siamo molto lieti di aver raggiunto un accordo con Lvmh a un prezzo interessante e di poter ora procedere con la fusione – ha commentato Roger N. Farah, chairman del board of directors di Tiffany -. Il Consiglio ha concluso che era nel migliore interesse di tutti i nostri azionisti ottenere la certezza della chiusura”. Soddisfatto anche il CEO di Tiffany, Alessandro Bogliolo: “Continuiamo a credere nel potere e nel valore del marchio Tiffany e negli avvincenti vantaggi strategici e finanziari a lungo termine di questa combinazione”.
L’operazione permette a Lvmh di rafforzarsi nel segmento della gioielleria, mercato globale da 20 miliardi di dollari nel 2019. “Questo accordo equilibrato con il Consiglio di Tiffany consente a Lvmh di lavorare con fiducia all’acquisizione di Tiffany e di riprendere le discussioni con la direzione di Tiffany sui dettagli dell’integrazione”, ha dichiarato il presidente e CEO di Lvmh Bernard Arnault.