I cambiamenti da Hugo Boss non sono finiti. La maison tedesca ricostruisce il team creativo puntando su Marco Falcioni, nuovo senior vice president creative direction che assumerà la direzione generale e creativa dei marchi Hugo e Boss a partire dal primo marzo, in stretta collaborazione con i designer responsabili delle rispettive linee. Entrato in azienda nel 2015, riporterà al CEO Daniel Grieder. La nomina arriva a poche settimane dal rebranding del marchio Boss, protagonista di uno show ‘see now-buy now’ negli Emirati Arabi Uniti il 10 febbraio.
Recentemente Falcioni ha fatto parte del team per le sfilate di Boss menswear ed è stato responsabile dell’implementazione creativa di collaborazioni tra cui Boss x Russell Athletic. “Con l’approccio unisex delle capsule per Russell Athletic – si legge in una nota -, Falcioni ha fatto appello ai consumatori più giovani e ha rafforzato l’approccio del marchio all’abbigliamento genderless. Inoltre, è stato responsabile del design dei primi pezzi da collezione Nft dell’azienda. La sua passione per il digitale ha anche portato al suo coinvolgimento nella prima collezione interamente sviluppata in digitale dall’azienda, Boss pre-fall 2021”.
Parallelamente Andrea Cannelloni tornerà in Hugo Boss per un anno come creative advisor. Per circa 10 anni, fino al 2008, Cannelloni ha lavorato in diversi team creativi all’interno dell’azienda. Dopo questo periodo, il manager ha lavorato come presidente di Napapijri fino al 2020. Lascia invece Ingo Wilts, chief brand officer di Hugo Boss che si è dimesso ieri dall’executive board per motivi personali. Il manager è stato parte del board dal 2016 ed è stato recentemente responsabile della direzione creativa generale delle collezioni. Insieme al suo team, è stato anche responsabile dei rilanci di Boss e Hugo.
“Vogliamo essere un marchio lifestyle 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per uomini e donne, raggiungere i consumatori più giovani e trasformarli in veri fan. Sono quindi convinto che Marco Falcioni sia la scelta perfetta per noi per sviluppare le nostre collezioni nel futuro, ha una sensibilità assoluta per le tendenze e colpisce lo zeitgeist e le aspirazioni delle nuove generazioni. Andrea Cannelloni sarà di grande rilevanza quando si tratterà di riportare il nostro business casual e athleisure su larga scala nei prossimi anni”, ha dichiarato Grieder.
Lo scorso mese la maison ha comunicato ai sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil la chiusura dello stabilimento produttivo toscano di Scandicci. Hugo Boss ha chiuso il quarto trimestre da record con ricavi in aumento del 51% su base annua a quota 906 milioni di euro e in crescita anche rispetto al 2019. Lo sprint dell’ultimo quarter dell’anno ha consentito al gruppo di alzare ulteriormente il suo outlook per l’interno anno 2021, dopo averlo già rivisto al rialzo a ottobre, quando aveva previsto una crescita delle vendite di circa il 40% a livello di valuta corretta, sulla scia della forte domanda in Europa e nelle Americhe.