Nuovo tentativo nel lusso per Amazon che, stavolta, si muove con l’appoggio di due simboli del settore: il Cfda e Vogue US. I tre player hanno infatti unito le forze per il lancio di uno store virtuale che consentirà ai clienti di acquistare proposte di lusso di designer indipendenti. “La partnership – si legge su Business Insider -, chiamata Common Threads: Vogue x Amazon Fashion (il riferimento è appunto al fondo A Common Thread, istituito da Vogue e dal Cfda a sostegno degli stilisti, ndr), ha lo scopo di aiutare i designer di fascia alta indipendenti che sono stati colpiti negativamente dal coronavirus”. Il negozio venderà collezioni di una ventina di nomi indipendenti, tra cui 3.1 Phillip Lim, Derek Lam 10 Crosby e Tabitha Simmons, ma, spiega Fashionista, molti altri brand saranno presto disponibili.
Se da una parte Amazon offre visibilità e mercato agli stitlisti, dall’altra è il colosso guidato da Jeff Bezoz ad approfittare di questa iniziativa per farsi strada nell’alto di gamma. In passato il binomio Amazon-lusso ha dovuto fare i conti con problematiche legate alla contraffazione. All’inizio del 2020, quando la stampa Usa aveva diffuso indiscrezioni di un possibile lancio, da parte del numero uno dell’e-commerce mondiale, di una piattaforma dedicata ai grandi nomi delle passerelle, ci ha pensato Bernard Arnault ad aumentare lo scetticismo. Il numero uno di Lvmh ha infatti messo in dubbio l’appeal dei grandi gruppi dell’e-commerce, allontanando la possibilità di collaborazione tra le controllate del gruppo parigino e Amazon.