La seconda generazione di Arnault avanza nel board di Lvmh, facendo immaginare il futuro del conglomerato stretto nelle mani della famiglia. Nel corso dell’assemblea degli azionisti, Alexandre e Frédéric Arnault, rispettivamente terzo e quartogenito del magnate del lusso Bernard Arnault, sono entrati ufficialmente (dopo che era stato proprio il padre a proporre l’ingresso lo scorso gennaio, ndr) a far parte del consiglio di amministrazione del gruppo, affiancando quindi i fratelli maggiori Delphine e Antoine.
Già in azienda da tempo, Alexandre e Frédéric ricoprono rispettivamente il ruolo di vicepresidente esecutivo del prodotto e della comunicazione di Tiffany e CEO di Lvmh Watches, nuovo ‘nucleo’ responsabile dei brand Hublot, Tag Heuer e Zenith. Adesso, a mancare al tavolo del cda del gruppo è solo il minore dei figli del miliardario francese, il 25 enne Jean Arnault, a capo della divisione orologi di Louis Vuitton.
“Come ho sempre detto, Lvmh è un gruppo a conduzione familiare, la cui vocazione è quella di assicurare lo sviluppo a lungo termine di ciascuna delle sue Maison nel rispetto della loro identità, del loro patrimonio e delle loro competenze – aveva commentato Bernard Arnault in una nota del gruppo -. Sono lieto di accogliere Alexandre e Frédéric nel Consiglio di Amministrazione. Sono convinto che ognuno di loro apporterà prospettive interessanti”.
La notizia del loro ingresso nel board fa seguito comunicazione dei dati del Q1 di Lvmh, che ha chiuso i primi tre mesi dell’anno con una flessione del 2% a cambi correnti (e una crescita organica del 3% a valuta costante), confermando una partenza d’esercizio complessa per mondo del lusso. Il primo gruppo del lusso ha totalizzato ricavi per 20,7 miliardi nel trimestre, segnando un avvio d’anno che il player definisce comunque “buono”, nonostante “le incertezze legate alla congiuntura economica globale”.