Saldi invernali ancora sottotono. Dopo un gennaio partito a rilento e nonostante i segnali di ripresa emersi alla fine del mese, la stagione dello shopping scontato ha registrato una performance in calo anche a febbraio, che ha accusato una flessione del 4,6 per cento. Flessione superiore anche a quella del mese precedente, assestatosi a -4,5 per cento.
Il quadro fornito arriva ancora una volta da Federazione Moda Italia, che ha monitorato l’andamento dei saldi nel Belpaese. Nello specifico, dal sondaggio somministrato dall’organizzazione agli esercenti è emerso un trend negativo, rispetto al 2023, per il 49% delle imprese associate. Il 26% del campione ha invece registrato una crescita, mentre il restante 25% ha riscontrato una sostanziale stabilità delle vendite.
“Neanche i saldi di febbraio, con percentuali di sconto più elevate, sono riusciti a invertire il trend dei consumi nel settore moda, che registrano una flessione di 216 milioni di euro sull’obiettivo stimato di 4,8 miliardi”, ha commentato Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio.
Viene inoltre sottolineata, ancora una volta, la necessità per il settore di fare sistema tra istituzioni, fornitori e attori del retail per mettere in atto un vero e proprio “progetto di filiera”. L’associazione, nello specifico, auspica un intervento del governo attraverso un “bonus moda” e una maggiore attenzione agli acquisti da parte dei consumatori nel valutare qualità e prezzo.