Lampo si conferma tra i protagonisti dell’area accessori di Milano Unica, reduce da un 2023 chiuso a quota 42 milioni di euro di ricavi. Un risultato che segna una flessione single digit (-4,5%) sul 2022, archiviato a 44 milioni, anno diffusamente caratterizzato dall’euforia post-Covid.
Il marchio della Ditta Giovanni Lanfranchi, specializzato appunto in chiusure lampo, ha portato alla 38esima edizione della fiera tessile, terminata il primo febbraio, le sue proposte per la primavera/estate 2025 all’insegna di sostenibilità e innovazione di prodotto, tra funzionalità ed estetica.
Nonostante la congiuntura ancora economica ancora incerta per il tessile tricolore, il CEO Gaetano Lanfranchi si è mostrato ottimista sull’anno appena iniziato, che potrebbe non limitarsi al mero mantenimento dei risultati raggiunti finora: “In tutta onesta mi aspetto per il 2024 anche una piccola crescita, grazie alle collaborazioni importanti avviate e al valore unitario degli articoli in aumento”. Aggiungendo: “I nostri clienti sono tutti cavalli vincenti, e abbiamo fiducia nella loro resilienza”.
È prossima a partire, intanto, l’Academy, che corona i progetti di formazione dell’azienda lombarda, anticipata lo scorso anno. “Siamo ormai quasi pronti per inaugurarla, mancano solo gli arredi”, racconta Lanfranchi. “Non si tratterà solo di mettere sul piatto le nostre competenze e di formare i nostri clienti, ma di attingere competenze a nostra volta da loro, mettendo in contatto le due produzioni”.
A ottobre, inoltre, è stato inaugurato a Erbusco (Brescia), in seguito al trasferimento dei macchinari di Palazzolo sull’Oglio, il nuovo stabilimento di pressofusione dell’azienda, nel quale è stato installato anche il ciclo completo per la realizzazione di accessori in Mim (metal injection moulding). “Si tratta di un investimento economicamente molto importante – ha spiegato l’imprenditore – finalizzato ad ampliare la gamma di accessori in acciaio inossidabile, ritenuto il materiale del futuro dai grandi player della pelletteria in quanto anallergico, dal minore impatto ambientale e durevole”.
Gli stabilimenti del player, inoltre, a Palazzolo sull’Oglio, Erbusco e il poco distante sito dedicato alla galvanica, hanno raggiunto il traguardo dell’autonomia energetica grazie all’installazione dei pannelli fotovoltaici. Tra i temi più caldi, resta quello relativo al reclutamento del personale tecnico, difficile da attrarre sia per la questione della ‘sovraistruzione’ delle figure compatibili con il lavoro in fabbrica, sia talvolta per via dell’incapacità delle aziende, spiega ancora Lanfranchi, di aprire le proprie porte e farsi conoscere. Proprio in quest’ottica Lampo ha voluto collaborare con IngegneriaItalia, realtà digitale che racconta “il meglio dell’ingegneria dentro le aziende”, si legge sul loro profilo Instagram, che ha ospitato anche stralci del suo processo produttivo in modo divulgativo e rivolto ai più giovani.