Lampo si conferma tra i protagonisti dell’area accessori di Milano Unica, con uno sguardo ottimista verso il 2023 in corsa, nonostante le criticità di un anno che segue l’euforia post-Covid. Il marchio della Ditta Giovanni Lanfranchi, specializzato appunto in chiusure Lampo, ha presentato alla 37esima edizione della fiera tessile le sue proposte per l’autunno/inverno 2024-25 all’insegna di sostenibilità e innovazione di prodotto, combinando funzionalità ed estetica.
Come emerso diffusamente tra i player del settore, il 2023 si prospetta un anno che difficilmente replicherà lo slancio del 2022, chiuso lasciandosi alle spalle il pre-Covid per Lampo. Con ancora sullo sfondo i temi dei rincari delle materie prime e una supply chain rallentata, diventa centrale nell’anno corrente la questione della gestione delle scorte da parte delle aziende, ora più caute nell’acquistare presso i fornitori. “Siamo pressoché in linea con lo scorso anno”, ha spiegato il CEO, Gaetano Lanfranchi, a Pambianconews.
Specificando: “Se la collezione invernale si è fermata prima rispetto all’anno precedente, mentre la stagione estiva è partita molto bene e su questa puntiamo per un buon recupero”. La prospettiva, anticipa l’imprenditore lombardo, è quella di un primo semestre allineato o poco al di sotto dell’analogo periodo 2022 e un fiscal year accompagnato da un segno positivo.
Intanto, sul fronte della sostenibilità Lampo ha proseguito il suo progetto legato al raggiungimento dell’autonomia energetica, attraverso il posizionamento di impianti fotovoltaici presso tutte le sedi dell’azienda. “A Palazzolo sull’Oglio siamo già completamente autonomi – racconta Lanfranchi – ed è quasi ultimata anche la sede dedicata a tintoria e galvanica”. Anticipando che tra settembre e ottobre verrà inaugurato un nuovo stabilimento a Erbusco (Brescia), già nostro ma da modernizzare, in cui sposteremo i macchinari dedicati alla pressofusione”.
Al centro dell’orizzonte di Lampo anche la formazione. “Entro la fine dell’anno vorremmo far partire l’Academy: i lavori sono iniziati e ora ha quasi preso forma. Noi abbiamo un ciclo produttivo completamente verticalizzato quindi imparare da noi è una vera e propria scuola, ma a nostra volta vorremmo dare spazio ai nostri clienti in modo da avere una visione su cosa accada a valle ai nostri prodotti”.