Lampo si conferma tra gli espositori dell’area accessori di Milano Unica e, dopo un 2022 chiuso in positivo, guarda con fiducia al 2023. Il marchio della Ditta Giovanni Lanfranchi, specializzato appunto in chiusure Lampo, presenta alla 36esima edizione della fiera tessile le proposte per la primavera/estate 2024 all’insegna di sostenibilità e sviluppo innovativo del prodotto.
Il CEO Gaetano Lanfranchi ha tratteggiato a Pambianconews un 2022 “molto positivo”, in cui l’azienda italiana è tornata ai livelli pre-pandemia in termini di fatturato, nonostante le criticità della congiuntura economica, con ricavi ammontati a circa 44 milioni di euro e un tasso di crescita del 19-20% sull’anno precedente.
“Il 2023 – prosegue l’imprenditore – è iniziato bene, incrociamo le dita”, nonostante resti all’orizzonte il tema dell’inflazione e conseguenti rincari. Sul fronte della supply chain, invece, Lampo gode di una produzione verticalmente integrata che ha rappresentato indubbiamente un vantaggio competitivo: “Fortunatamente poco prima che iniziasse la crisi energetica, avevamo iniziato a investire per essere indipendenti da questo punto di vista, con l’impianto di Cortenuova”.
L’obiettivo è, tra il 2023 e il 2024, posizionare impianti fotovoltaici in tutte le sedi produttive dell’azienda. E aggiunge Lanfranchi, a proposito della sede di Palazzolo sull’Oglio: “Il nostro desiderio sarebbe quello di creare una vera e propria comunità energetica, sfruttando l’energia dei nostri pannelli solari per alimentare le scuole il sabato mattina, per esempio”.
Un approccio alla produzione dall’impronta green che si riflette anche nelle pratiche industriali dell’azienda italiana, che ha certificato l’intero processo produttivo, dalla tessitura alla tintura, impiegando filati Grs nelle proprie chiusure Lampo. Best practice che è valsa, lo scorso luglio, l’ottenimento del riconoscimento Grs – Global Recycle Standard 4.0.