Tonfo in Borsa per Burberry, che nella semestrale accusa il rallentamento globale della spesa per il lusso. Nelle 26 settimane al 30 settembre scorso, la maison britannica ha registrato ricavi in aumento del 4% a poco meno di 1,4 miliardi di sterline (1,6 miliardi di euro). Il reported operating profit di Burberry è sceso del 15% ,da 263 a 223 milioni. La griffe, che a settembre ha lanciato la prima collezione dello stilista Daniel Lee, segna un brusco rallentamento della crescita delle vendite omogenee nel solo Q2, in rialzo dell’1%, rispetto al +18% evidenziato nel primo trimestre, a causa della frenata della crescita in Cina. A livello geografico, nei sei mesi l’Asia-Pacific è cresciuta del 18% (+2% nel solo Q2), l’area Emea del 14% (+10% nel Q2), mentre le Americhe segnano un -9% (-10% nel secondo trimestre).
“Il rallentamento della domanda di luxury goods a livello globale sta avendo un impatto sugli scambi attuali – ha affermato giovedì la società -. Se la domanda dovesse restare debole, sarà improbabile riuscire a raggiungere le nostre previsioni per l’anno fiscale 2024”. Tuttavia, Burberry ha mantenuto il suo obiettivo “a medio termine” di quattro miliardi di sterline di fatturato annuo. “Anche se il contesto macroeconomico è diventato più impegnativo di recente, siamo fiduciosi nella nostra strategia per realizzare il nostro potenziale come moderno marchio di lusso britannico, e restiamo impegnati a raggiungere i nostri obiettivi a medio e lungo termine”, ha dichiarato il CEO Jonathan Akeroyd.