Spunta anche il nome di Richemont tra i pretendenti di Gianvito Rossi. Secondo quanto riferito dal portale Miss Tweed, che cita fonti industriali e bancarie, le manifestazioni di interesse del colosso dell’hard luxury si affiancherebbero ora a quelle dell’italiana Otb. Lo scorso giugno, fonti di stampa italiana davano il gruppo fondato da Renzo Rosso in trattative avanzate per rilevare la maggioranza del brand di luxury shoes. Non è chiaro – precisa Miss Tweed – “se il nome di Richemont sia stato fatto, su ‘suggerimento’ dell’advisor finanziario di Gianvito Rossi, Rothschild & Co, per strappare a Otb un prezzo più alto o se ci siano le basi per un accordo”.
La notizia del possibile interesse di Richemont arriva a pochi giorni di distanza dalla conferma dell’addio di Gabriela Hearst alla guida creativa di Chloé, altro fashion brand in orbita alla holding di Johann Rupert.
Quanto invece all’interesse di Otb, questo risulterebbe coerente rispetto alle dichiarazioni dei vertici del player di Breganze (Vicenza), che non esclude acquisizioni di nuovi brand o di aziende della filiera. Otb ha chiuso il 2022 con un fatturato di oltre 1,74 miliardi di euro, a +14% sul 2021. Il risultato netto si attesta a quota 105 milioni di euro, con un balzo di 44 milioni rispetto ai dati di un anno fa e di 103 milioni di euro rispetto al 2019.
Gianvito Rossi, azienda di San Mauro Pascoli, non ha commentato le speculazioni.
Secondo quanto reso noto lo scorso maggio, nel full year concluso il 31 marzo scorso, Richemont, controllante tra gli altri di Cartier, Van Cleef & Arpels, Vacheron Constantin, Alaïa e Dunhill, ha registrato vendite per 19,95 miliardi di euro, in progressione del 19% e superiori ai 19,6 miliardi attesi dal consensus di analisti del listino di Zurigo. Nel periodo, l’utile operativo segna un +34% per oltre 5 miliardi di euro, con margini operativi in aumento dal 22,4% al 25,2 per cento.