“Dover annullare bruscamente una sfilata di moda che rappresenta un’importante mole di lavoro per la maison, per tutti i team e per gli atelier, è una grande delusione – É quanto si legge in una nota diffusa da Hedi Slimane, direttore creativo di Celine, rispetto alla decisione di cancellare il défilé ready to wear primavera/estate 2024 della casa di moda in programma nella giornata di ieri – È anche una grande delusione per tutti i nostri ospiti, per i giornalisti, gli artisti e i musicisti, che desidero ringraziare calorosamente e affettuosamente. La loro sicurezza è naturalmente una priorità per noi, e l’evoluzione incerta di questi gravissimi disordini impone a tutti noi il massimo giudizio”.
A motivare la scelta della maison sono stati i disordini con cui la capitale francese sta facendo i conti in questi giorni, scatenati in origine dalla morte di Nahel, un ragazzo di soli 17 anni ucciso brutalmente con un colpo al petto da un poliziotto, in quello che sarebbe dovuto essere un normale controllo nel sobborgo parigino di Nanterre. Una morte che ha aizzato le proteste e gli scontri – iniziati dai quartieri più ‘difficili’ della capitale – tra civili e le forze dell’ordine, con tanto di slogan “La polizia uccide”, violenze ed incendi, portando anche la maison di casa Lvmh a fermarsi e riflettere per un attimo sul senso di presentare la propria collezione.
“Una sfilata di moda a Parigi, in un momento in cui la Francia e la sua capitale sono in lutto, sembra, dal mio punto di vista, sconsiderata e del tutto fuori luogo”, ha infatti aggiunto Slimane nella sua nota. Una presa di posizione che sottolinea nuovamente, oltre allo sgomento per quanto accaduto, il peso del contesto politico sulla moda francese. Già durante la scorsa fashion week dedicata alla donna, il sistema moda aveva dovuto infatti tener conto dei disordini natati per l’innalzamento delle pensioni. Disordini che, seppur per ragioni differenti, avevano paralizzato Parigi con un massivo sciopero dei mezzi e costretto molti degli addetti ai lavori a lasciare in anticipo la città.
Al momento sembra però che non ci saranno altre cancellazioni da parte dei marchi. Ieri Alaïa ha sfilato come da programma sul ponte Passerelle Leopold-Sedar-Senghor, mentre Schiparelli ha ufficialmente aperto questa mattina la settimana dell’Alta Moda, in programma fino a giovedì 6 luglio con un calendario che conta ben 32 griffe.