Conclusa da qualche giorno la Paris fashion week dedicata all’uomo, la capitale francese si prepara ora ad ospitare la settimana dell’alta moda. Per questa edizione, in programma dal prossimo lunedì fino a giovedì 6 luglio, si contano ben 32 maison, tra colonne portanti della kermesse come Giorgio Armani Privé, Christian Dior e Giambattista Valli, ed ‘emergenti’ come Thom Browne e Ashi Studio, entrambi alla loro ‘prima prova couture’.
Ad aprire le danze del calendario della Fédération de la Haute Couture et de la Mode francese sarà, come da tradizione, Schiaparelli, che proprio durante l’ultimo appuntamento parigino a gennaio aveva acceso le polemiche social per le creazioni portate in passerella dal direttore creativo Daniel Roseberry. Seguiranno poi le sfilate di Julie de Libran, Iris Van Herpen, Georges Hobeika, Christian Dior, Rahul Mishra e il tanto atteso debutto di Thom Browne.
Come anticipato a inizio giugno, sarà appunto la prima sfilata couture per il luxury brand di proprietà di Ermenegildo Zegna Group e rappresenterà un appuntamento ‘one-off couture offering’, quindi di una collezione una tantum, che non avrà una stagionalità di riferimento. L’evento darà inoltre inizio alla celebrazione del 20esimo anniversario di attività di Thom Browne. “Ho presentato la mia collezione a Parigi per dodici anni e penso sempre alla couture come alla sfida finale, alla massima espressione di qualità, costruzione e design”, aveva dichiarato Browne a Vogue in occasione dell’annuncio del suo debutto. A chiudere la prima giornata saranno poi Charles de Vilmorin, designer dal brand omonimo che lo scorso aprile ha lasciato la direzione creativa di Rochas dopo appena due anni, e Giambattista Valli.
Nel secondo giorno si fanno spazio, tra gli altri, Chanel, Stéphane Rolland, Alexandre Vauthier e Giorgio Armani Privè. Mercoledì 5 luglio gli occhi saranno invece tutti puntati, seppur per diverse ragioni, su Balenciaga e Jean Paul Gaultier. Per la maison guidata da Demna sarà un ulteriore ‘prova di assestamento e di redenzione’ dopo gli scandali che avevano travolto la maison nei mesi passati e dopo un ritorno in passerella – con la collezione autunno/inverno 2023-24 -, che aveva cancellato ogni eccesso, provocazione e ‘sovrastruttura’. Da Jean Paul Gaultier l’attenzione sarà altrettanto catturata dalle creazioni del designer Julien Dossena (direttore creativo del neo battezzato Rabanne) come creativo arruolato per questa stagione nell’ambito del progetto della maison francese, che ha scelto di nominare, di volta in volta, un guest designer in grado di interpretare il mondo Gaultier secondo il proprio codice estetico. A sfilare per ultimo sarà Valentino, che porterà i suoi capi all’interno dello storico Château de Chantilly.
Nell’ultimo giorno della kermesse sfileranno invece Imane Ayiss, Aelis, Fendi, Adeline André, e Ashi Studio. Per quest’ultimo sarà non solo un debutto ma anche una svolta storica per il suo Paese, il Medio Oriente, in quanto sarà il primo designer saudita ad approdare nel calendario parigino dell’alta moda.