Dopo anni di vuoto mediatico la new wave italiana sta finalmente ricevendo le attenzioni che merita. A conferma che i nostri marchi emergenti sono rilevanti ci sono il numero crescente di sfilate e presentazioni di brand in erba durante la Milano fashion week, la presenza della stampa internazionale nelle prime file, le segnalazioni da parte dei magazine, i tag delle influencer e il crescente ruolo delle istituzioni che stanno iniziando a investire direttamente sulla promozione dei giovani.
La conferma arriva dall’inaugurazione prevista oggi presso il Center for Openness and Dialogue di Tirana della mostra itinerante ‘Fashion Panorama – The Italian New Wave’, progetto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale curato da Vogue Italia. La retrospettiva nasce con l’intento di dare voce e visibilità alle nuove generazioni di stiliste e stilisti italiani, portando in tutto il mondo la loro visione grazie al sostegno della rete diplomatico-consolare, degli Istituti Italiani di Cultura e degli Uffici di Agenzia Ice.
“Il progetto si inserisce nel più ampio ventaglio di iniziative originali di promozione integrata promosse dal Ministero degli Affari Esteri per proiettare all’estero un’immagine organica, sfaccettata ed attuale del Sistema Italia. Fashion Panorama – The Italian New Wave sottolinea come il settore moda abbia un ruolo chiave nel nostro Paese e come esso sia un esempio dell’essere e del saper fare italiani e una fonte di ispirazione del nostro sistema produttivo e creativo”, spiega una nota.
La mostra illustra il percorso di dieci brand: Act N°1, Gisèle, Cormio, Lessico Familiare, Magliano, Marco Rambaldi, Medea, Panconesi, Niccolò Pasqualetti, Ssheena. La mostra resterà a Tirana fino al 2 giugno e vedrà nuove aperture internazionali per i prossimi due anni secondo un calendario costantemente aggiornato.
La spinta verso l’universo dei talenti più giovani è stata confermata dall’inaugurazione ufficialmente a Trieste di Its Arcademy – Museum of Art in Fashion, primo museo della moda contemporanea in Italia e unico dedicato alla creatività dei talenti emergenti di tutto i mondo, avvenuta la settimana scorsa. Mentre il dibattito sulla creazione di un Museo della Moda a Milano si trascina da anni, Its Arcademy è uno spazio espositivo di scambio, sperimentazione, educazione e formazione che mixa moda, arte e cultura. Ospitata in un palazzo di fine ottocento nel cuore del centro cittadino progettato dall’architetto Enrico Nordio e inaugurato nel 1894, l’istituzione culturale ospita una vasta collezione composta da quasi 15mila portfolio, oltre mille abiti, centinaia di accessori, gioielli e opere fotografiche, un patrimonio creativo raro perché formato da opere prime.
Its Arcademy ospiterà mostre internazionali, la prima delle quali a cura dello storico della moda Olivier Saillard, intitolata ‘The First Exhibition – 20 Years of Contemporary Fashion Evolution’. “Its Arcademy è il frutto di oltre venti anni di ricerca e dialogo con le ultime generazioni di creativi, scovati nelle scuole di tutto il mondo, seguiti, portati infine a Trieste e resi parte di una famiglia che continua a crescere. L’archivio è un racconto in divenire dei tempi e di come la creatività ha reagito ad un contesto storico e culturale in continua mutazione”, ha dichiarato Barbara Franchin, presidente e direttore artistico di Fondazione Its.
I visitatori potranno ammirare alcuni esempi delle prime creazioni di nomi ormai entrati nella storia del design contemporaneo come Demna, direttore creativo di Balenciaga, Matthieu Blazy, a capo dello stile di Bottega Veneta e Richard Quinn, il primo stilista a ricevere il premio per il design istituito dalla Regina Elisabetta II. Il progetto è stato sostenuto da Regione Friuli-Venezia Giulia, PromoTurismo Fvg e il Comune di Trieste.
Va ricordato inoltre che tra i nomi dei nove finalisti in gara per l’ambito Lvmh Prize spiccano i brand Magliano e Quira, fondati rispettivamente da Luca Magliano e Veronica Leoni. Sono stati selezionati tra oltre 2400 candidature per l’edizione 2023 e dopo essere arrivati in semifinale adesso concorrono per il primo premio: l’Lvmh Young Fashion Designer dal valore di 300mila euro e un anno di coaching con un team Lvmh dedicato. Il vincitore del premio Karl Lagerfeld beneficerà invece di un anno di coaching e di 150mila euro. Il premio è conferito anche a tre neolaureati di scuole di moda, che riceveranno insieme alla loro scuola una borsa di 10mila euro. La finale si svolgerà il 7 giugno alla Fondation Louis Vuitton.
Il panorama emergente italiano è protagonista dell’ultimo numero di Pambianco Magazine.
