L’ambito Lvmh Prize non è mai stato così italiano. Tra i nomi dei nove finalisti in gara spiccano i brand Magliano e Quira, fondati rispettivamente da Luca Magliano e Veronica Leoni. Sono stati selezionati tra oltre 2400 candidature per l’edizione 2023 e dopo essere arrivati in semifinale adesso concorrono per il primo premio: l’Lvmh Young Fashion Designer dal valore di 300mila euro e un anno di coaching con un team Lvmh dedicato. Il vincitore del premio Karl Lagerfeld beneficerà invece di un anno di coaching e di 150mila euro. Infine, il premio è conferito anche tre neolaureati di scuole di moda, che riceveranno insieme alla loro scuola una borsa di 10mila euro.
Luca Magliano ha saputo catturare l’attenzione degli addetti ai lavori (e non solo) grazie a sfilate dall’intenso valore emozionale e collezioni in grado di mixare sartorialità maschile e rimandi underground 100% made in Italy. Da Pitti Uomo si è spostato a Milano dove rappresenta uno degli appuntamenti più attesi durante la fashion week uomo. Veronica Leoni vanta esperienze sia da Jil Sander che da Celine fino alla direzione creativa di 2 Moncler 1952. Il nome della sua label è un omaggio alla nonna sarda Quirina. Dopo aver presentato durante Milano Moda Donna questo mese ha svelato le sue ultime proposte a Parigi.
In lizza per l’ambito riconoscimento c’è anche il brand femminile Setchu del designer giapponese Satoshi Kuwata, based in Milan, vincitore dell’ultima edizione di Who is on Next?, progetto di scouting di Vogue Italia e Altaroma, oltre ai marchi Aaron Esh, Bettter, Burc Akyol, Diotima, Luar e Paolina Russo.
La finale si svolgerà il 7 giugno alla Fondation Louis Vuitton. A decretare i vincitori ci saranno i designer Jonathan Anderson, Maria Grazia Chiuri, Nicolas Ghesquière, Marc Jacobs, Kim Jones, Nigo, Stella McCartney e Silvia Venturini Fendi, nonché i manager Delphine Arnault, Jean-Paul Claverie e Sidney Toledano.
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