Monnalisa, azienda toscana specializzata nel kidswear di alta gamma, continua a puntare su sostenibilità e tracciabilità grazie all’adozione della tecnologia blockchain con un’attività pilota sulla linea Couture, attraverso il ‘Progetto Track IT Blockchain’ di Ice (Agenzia governativa per l’internazionalizzazione e promozione delle imprese italiane). Una tecnologia largamente utilizzata dai marchi nella fascia ‘adulto’ ma meno frequente nel segmento dell’abbigliamento per bambino.
“Un progetto coerente con la cultura d’impresa Monnalisa, che unisce innovazione, ricerca e creatività per garantire qualità, sostenibilità e sicurezza di ogni singolo abito. Un progetto ambizioso che si avvale della tecnologia di Algorand, blockchain made in Italy, confermando l’impegno costante di Monnalisa nel minimizzare l’impatto delle proprie attività sulle risorse naturali e sul cambiamento climatico”, precisa l’azienda in una nota. Il lancio del progetto è previsto in occasione della presentazione dei quattro modelli della linea Couture della maison, sia sullo shop online sia presso le boutique monomarca e multibrand.
L’utilizzo della blockchain, e la conseguente tracciabilità del prodotto, permettono di far convergere tutti i dati di filiera in un registro digitale, trasparente e la cui integrità è garantita dall’uso della crittografia, tutelando così, anche in questo caso, la specifica offerta del gruppo e il brand stesso da fenomeni di contraffazione ed italian sounding. I capi Monnalisa Couture saranno quindi connotati da una speciale etichetta dotata di uno ‘smart-tag’ che permette al consumatore di consultare dal proprio smartphone, su una pagina web dedicata, tutte le informazioni di prodotto registrate e disponibili, dallo storytelling del marchio alle attestazioni e certificazioni del tessuto e degli accessori utilizzati.
“Sono molto orgoglioso di questo progetto che conferma una cultura d’impresa fortemente orientata alla gestione responsabile della catena di fornitura, impegno espresso nel piano di sostenibilità 2022-2024 recentemente approvato”, ha commentato Christian Simoni, AD del gruppo. “Siamo coerenti nel rispondere alle principali sfide globali degli Sdgs (Sustainable Development Goals) delle Nazioni Unite e siamo consapevoli che l’adozione della tecnologia blockchain, oltre alla tutela e all’ulteriore valorizzazione del brand, rappresenti l’ingresso di Monnalisa nel mondo del Web3, ricco di nuove opportunità, iniziando dalla tracciabilità di filiera fino al Metaverso, dove la trasparenza e la fiducia sono valori imprescindibili”.
Nel 2022 Monnalisa ha chiuso il full year con un fatturato di 46,4 milioni di euro, in aumento del 6% a cambi correnti (+5% a cambi costanti) rispetto all’esercizio precedente a quota 43,6 milioni. L’ebitda consolidato reported segna +13%, pari a 5,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 5,1 milioni del 2021 con ebitda margin al 12,5% ed ebitda adjusted pari a 5,9 milioni. Il gruppo ha quasi recuperato i livelli economici degli esercizi pre-pandemia avendo fatturato 47,9 milioni di euro nel 2019.
Lo scorso gennaio, dopo due anni di assenza, la maison Monnalisa è tornare a sfilare all’interno della Fortezza da Basso di Firenze con la collezione autunno/inverno 2023-24 durante la 96esima edizione di Pitti Bimbo. Oltre allo storico house brand Monnalisa, il gruppo ricopre il ruolo di licenziatario della linea kidswear di Chiara Ferragni.