Pitti Immagine rende noti i dati di affluenza provvisori di Pitti Uomo 102, edizione inaugurata martedì 14 e in chiusura oggi. “I dati di affluenza dei compratori dei primi due giorni e mezzo sono straordinariamente incoraggianti – afferma in una nota inviata nel pomeriggio di ieri Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine – persino migliori di quanto speravamo in cuor nostro. Di questo passo sono convinto che arriveremo intorno alle 11mila presenze, con una percentuale estera superiore al 40 per cento”.
L’edizione 100, la prima in presenza allestita lo scorso giugno dopo lo stop dovuto all’emergenza sanitaria, aveva coinvolto 300 espositori, stavolta la Fortezza da Basso ha accolto quasi 600 collezioni. “A poco più della metà del percorso, siamo già a 9mila presenze di buyer, di cui 3.500 da una settantina di Paesi esteri. Naturalmente sono variazioni percentuali che devono tenere conto del dato di partenza ma, rispetto all’edizione estiva del 2021, i compratori italiani sono aumentati del 125%, quelli stranieri del 340 per cento. E non è soltanto una questione di numeri: la qualità è alta, ci sono i migliori, motivati e intenzionati a far tornare i clienti nei loro negozi e department stores”, continua il manager. Lo scorso maggio, in occasione della conferenza stampa di presentazione della fiera, gli organizzatori stimavano, nei quattro giorni, un incoming di circa 15mila visitatori. Lo scorso anno l’edizione estiva di Pitti Uomo aveva attratto 6mila operatori.
I dieci mercati esteri più presenti a Pitti Immagine Uomo 102 sono: Germania, Olanda, Gran Bretagna, Stati Uniti, Spagna, Turchia, Francia, Svizzera, Belgio, Austria. “Non posso citarli tutti ma è di grande importanza per esempio che siano tornati giapponesi (76 buyers a oggi) e coreani (61) nonostante le cautele e le restrizioni che ancora esistono nei loro paesi, persino qualcuno dalla Cina Hong Kong”, spiega Napoleone che cita anche i visitatori provenienti dai Paesi Scandinavi, dai Balcani e dall’Est Europa. Presenze anche da Canada e Messico, persino dall’Australia.
“Sono contento anzitutto per i nostri espositori, che hanno continuato a credere nel salone e a investire in ricerca e stile e che adesso vedono ricompensato quell’impegno con la possibilità di ristabilire un’ampia serie di relazioni con il mercato italiano e internazionale di qualità. E sono contento per noi di Pitti, per tutta la squadra. Per la città. Avevamo davvero bisogno di questa energia”.
Guest Designer di Pitti Uomo 102 è stata Grace Wales Bonner, mentre Ann Demeulemeester è stata Guest of Honour curando un progetto speciale alla Stazione Leopolda. Quanto invece agli Special Projects, Soulland, brand basato a Copenaghen guidato da Silas Oda Adler e Sapio, marchio del designer Giulio Sapio, hanno raccolto i consensi degli addetti ai lavori. Special Guest Nation è stata l’Ucraina, che aveva già partecipato nel 2014.