Lvmh archivia il primo semestre del 2021 con risultati non solo di gran lunga migliori rispetto all’anno pandemico del 2020, ma in netta crescita anche rispetto al 2019. Il colosso francese ha visto decuplicare l’utile netto rispetto al 2020 arrivando a quota 5,3 miliardi di euro, registrando un aumento del 62% sul primo semestre 2019, prima della pandemia. I ricavi del gruppo di Bernard Arnault sono ammontati a 28,7 miliardi, in crescita del 53% (+11% sul 2019), registrando una performance sostanzialmente in linea con il consensus degli analisti che puntava su ricavi per 28,4 miliardi.
Un risultato trainato dalla divisione fashion & leather goods, che ha raggiunto livelli record di fatturato con una crescita organica dell’81% rispetto al 2020 e del 38% rispetto al 2019. Il gruppo segnala, in particolare, l’andamento positivo di Louis Vuitton, Christian Dior, Fendi, Loewe e Celine, che stanno guadagnando quote di mercato in tutte le aree geografiche. Gli Stati Uniti e l’Asia, si legge nella nota, sono in forte aumento dall’inizio dell’anno, mentre l’Europa sta sperimentando una graduale ripresa.
Il risultato operativo si è attestato a 7,6 miliardi (+44% rispetto al primo semestre 2019 e 4 volte tanto rispetto all’anno scorso), con un margine operativo pari al 26,6%, in miglioramento di 5,5 punti sul 2019. Secondo quanto precisato dal gruppo nella nota finanziaria, il cash-flow ha superato i 5 miliardi, livello tre volte superiore a quello del 2019.
“Lvmh ha goduto di un ottimo semestre e sta raccogliendo i frutti di aver continuato a innovare e investire nelle sue attività durante la pandemia nonostante fosse nel mezzo di una crisi globale – ha dichiarato il presidente e CEO Bernard Arnault -. La creatività, l’alta qualità e la natura durevole dei nostri prodotti e il senso di responsabilità che ci guida sono stati fondamentali per consentirci di resistere con successo agli effetti della pandemia”. I momenti salienti del primo semestre, ricorda Arnault, includono l’integrazione della maison Tiffany e l’inaugurazione de La Samaritaine dopo un ambizioso programma di ristrutturazione. “Nel contesto attuale, mentre emergiamo dalla crisi sanitaria e assistiamo a una ripresa dell’economia globale, credo che Lvmh sia in una posizione eccellente per continuare a crescere e rafforzare ulteriormente la nostra leadership nel mercato del lusso globale nel 2021”, ha concluso l’AD.