La parabola di YCloset sembra giunta al capolinea. La piattaforma cinese, pioniera del fashion rental, ha annunciato che il 15 agosto la sua app, il mini-program WeChat e il sito web chiuderanno i battenti.
L’azienda, fondata a Pechino nel 2015, si era guadagnata un ruolo da leader nel comparto della sharing economy nazionale, proponendosi sul mercato con un modello di business basato sugli abbonamenti: ai membri veniva offerto al prezzo di 499 yuan (circa 65,30 euro) al mese un pacchetto di noleggio illimitato di capi d’abbigliamento.
Gli utenti potevano anche acquistare una selezione di articoli i cui prezzi variavano in base al loro livello di utilizzo. YCloset avrebbe generato il 75% delle proprie entrate dalle quote associative, mentre il resto degli introiti proveniva dagli acquisti di abbigliamento della community.
Nel corso della sua storia aziendale YCloset ha conosciuto sei round di finanziamento con investitori come Gsr Ventures, Sequoia China, Idg Capital e Softbank China. Nel 2017, il colosso Alibaba ha partecipato al round di serie C della società per 50 milioni di dollari (circa 42,30 milioni di euro) e successivamente, a settembre 2018, ha anche guidato il suo round di finanziamento strategico finale con un importo rimasto riservato.
Da quel momento, però, la piattaforma è andata incontro a una serie di difficoltà, dalle polemiche in merito alle modifiche apportate ai contenuti degli abbonamenti senza metterne al corrente gli utenti, alle recensioni negative sul servizio di resi e rimborsi agli elevati costi operativi della società.
Il declino di YCloset, già preceduto da quello di altri suoi affini, dimostra come il modello delle piattaforme di fashion rental in Cina dovrà necessariamente evolversi e trovare una formula vincente per sopravvivere.
In Europa e Usa, intanto, il settore sembra andare incontro a un momento d’oro, sull’onda della nuova sensibilità dei consumatori orientata alla sostenibilità. Tanti i colossi che si stanno ritagliando uno spazio nel fashion rental, da Harrod’s che ha appena lanciato la sua piattaforma dedicata alla moda circolare, a Kering, recentemente entrata nel capitale di Cocoon, piattaforma di abbonamento per le borse luxury.