Fake che vince non si cambia. Ieri Balenciaga ha svelato con una passerella digitale le proposte primavera 2022 e, come avvenuto dopo la condivisione della collezione Gucci Aria, il popolo dei social ha immediatamente ripostato alcuni prodotti contraddistinti dall’estetica dei due marchi del colosso francese Kering. Quella di Demna Gvasalia, direttore creativo di Balenciaga, è stata una riflessione sul concetto di ‘clone’ messa in scena attraverso quello che il brand definisce ‘The Hacker Project’: “L’interpretazione concettuale di simboli riconoscibili di Gucci come prodotti Balenciaga”. Ancora una volta si assiste al mix di codici estetici dei due marchi, stavolta però il punto focale è l’autenticità, la contraffazione, l’appropriazione dell’identità all’interno del sistema moda. Il risultato è una serie di accessori (borse, foulard, cappelli) che sostituiscono al logo di Gucci quello di Balenciaga pur mantenendo l’inconfondibile palette cromatica e le forme degli accessori del marchio italiano.
A sottolineare il concetto c’è una borsa limited edition in vendita a partire da novembre che reca la scritta ‘This is not a Gucci bag’ impressa come fosse un graffito.
Sulla passerella hanno sfilato anche shopper simili alle sporte del colosso di supermarket Tesco e una t-shirt con la famiglia Simpson in look Balenciaga. Protagonista della passerella l’artista Eliza Douglas, impersonata dai modelli-cloni ripresi dal video di Quentin Deronzier.