Adidas in ripresa nel quarto trimestre, ma non basta a salvare il 2020. Il colosso tedesco ha archiviato l’anno a quota 19,84 miliardi di euro, contro i 23,64 miliardi di fatturato del precedente anno fiscale, con una flessione dell’utile 77% a 432 milioni. Ottima performance quella dell’e-commerce, che ha generato ricavi da oltre 4 miliardi di euro (+53 per cento). Segnali positivi arrivano dai conti del quarto trimestre, con ricavi aumentati dell’1% a 5,5 miliardi.
A livello geografico, l’Europa ha subito l’impatto peggiore nel trimestre, con vendite nette in calo del 6,2%. Nel Vecchio Continente circa la metà dei negozi della società erano ancora chiusi a fine 2020. Le vendite nette del Nord America e dell’Asia Pacifico sono invece aumentate del 2,2% e dell’1,4%: in particolare, la Cina continentale ha guidato i risultati (+7 per cento).
“La nostra attività ha continuato a riprendersi verso la fine dell’anno e siamo tornati a crescere nel quarto trimestre – ha detto il CEO Kasper Rorsted -. L’e-commerce si è distinto durante tutto l’anno poiché nel 2020 abbiamo aumentato i ricavi nel segmento del 53%, fino a superare i 4 miliardi di euro. Siamo fiduciosi per il 2021″.
Per l’anno in corso Adidas prevede un aumento delle vendite del 15-20%, trainati dalla crescita in Cina, nell’area Asia-Pacifico e America Latina. L’utile netto stimato è compreso tra 1,25 e 1,45 miliardi di euro. Il gruppo ha inoltre proposto di pagare agli azionisti un dividendo di tre euro per azione.
Nelle prossime ore Adidas dovrebbe cominciare il processo di cessione di Reebok. La conferma, dopo le prime valutazioni a dicembre 2020, è arrivata a febbraio dallo stesso gruppo tedesco dello sportswear in una nota, con la quale spiegava che la decisione s’iscrive nel quadro di una strategia quinquennale.