New York inaugura il mese di sfilate dedicate alle collezioni P/E 2021 con un calendario in versione extra-small. Ieri, la passerella di Jason Wu ha dato il via a una fashion week mai così spoglia di big names. Il défilé dello stilista di origini taiwanesi è l’eccezione tra una lunga lista di eventi quasi esclusivamente digital che, fino a mercoledì 16 settembre, annovera ben pochi top brand. Marchesa, Carolina Herrera, Madgley Mischka e Anna Sui sono tra le sparute griffe affermate presenti che però, come lo stesso presidente del Council of Fashion Designers of America Tom Ford, hanno scelto la strada del digital puro.
Dopo le capitali europee della moda, anche New York ha recentemente sviluppato il proprio portale online: Runway360, piattaforma digitale per supportare i designer statunitensi. All’interno sono presenti materiali stampa, presentazioni, sfilate e supporti per le vendite. Il progetto piattaforma ha trovato anche il supporto di American Express in qualità di sponsor.
Basterà per tenere a galla la moda statunitense? Ford ha recentemente auspicato una strategia di rilancio basata sul rientro in patria dei ‘disertori’: “Bisogna cercare di far tornare i marchi americani a sfilare a New York. Ralph Lauren potrebbe tornare a New York per il menswear. Vorrei farne una missione, avere i brand americani che sfilano in America e occasionalmente marchi europei che sfilano a New York, non a Malibu o altrove. Sebbene io abbia appena sfilato a Los Angeles, quindi non posso criticare. Adesso il Covid-19, Black Lives Matter, le elezioni e il malcontento politico stanno dominando tutto, dopo cercheremo di tornare anche a questi altri problemi”.