Gap finisce nei guai per non aver pagato l’affitto del suo negozio vicino a Times Square, a New York. Come riportano diverse fonti stampa, il landlord dello store al 1212 Avenue of the Americas avrebbe fatto causa al retailer americano in quanto quest’ultimo non avrebbe pagato l’affitto di aprile e maggio, cui si aggiungono alcune tasse (per esempio quella dell’acqua), per un totale di 530.334 mila dollari (circa 489.135 mila euro).
Nelle scorse settimane, Gap aveva reso noto un problema di liquidità. Per cercare di mitigare la situazione, il gruppo, che sotto di sé conta brand quali Banana Republic, Gap, Old Navy, aveva annunciato la sospensione del pagamento degli affitti e di aver intrapreso un dialogo con i landlords per differire i pagamenti, modificare gli accordi in essere e, in certi casi, terminarli proprio e chiudere definitivamente i negozi. Solo in Nord America, infatti, gli affitti ammontano a 115 milioni di dollari al mese (circa 106 milioni di euro).
Già lo scorso marzo, inoltre, il player americano aveva annunciato una serie di “azioni precauzionali per rafforzare la flessibilità finanziaria”, tra cui attingere dalla sua linea di credito tutti i 500 milioni di dollari a disposizione, sospendere la distribuzione dei dividendi, ridurre le spese in conto capitale di circa 300 milioni di dollari e rivedere tutti i costi operativi al fine di ridurre le spese.
Gap non è il primo retailer a essere messo in ginocchio dal lockdown forzato generato dalla pandemia di Covid-19. Negli scorsi giorni, infatti, sono ben due le realtà che hanno addirittura dichiarato bancarotta, ovvero J. Crew e Neiman Marcus.