Abercrombie&Fitch debutta nel mercato del resale. Per farlo, il gruppo americano guidato da Fran Horowitz ha stretto una partnership con ThredUp, portale di abbigliamento di seconda mano, grazie al quale da oggi è attivo il programma ThredUp’s Resale-as-a-Service, che permette ai clienti di inviare indumenti e accessori che non usano più e di ricevere in cambio gift card di Abercrombie o Hollister. Innovativa la scelta di ThredUp e Abrecrombie di accettare abbigliamento, accessori e calzature da donna, uomo o bambino di qualsiasi marca: le aziende che prendono parte al programma della piattaforma californiana, infatti, solitamente permettono ai consumatori di ‘riciclare’ solo abbigliamento del proprio brand, ottenendo in cambio shopping credits di ThredUp.
Nel 2019, Abercrombie ha registrato ricavi per 3,6 miliardi di dollari (circa 3,3 miliardi di euro), in crescita dell’1% sul 2018. Nell’ultimo trimestre dell’anno, l’azienda americana ha registrato vendite per 1,18 miliardi di dollari, in crescita del 3% sull’anno precedente. La progressione è stata spinta in primis dai nuovi e più piccoli format di negozio del brand Abercrombie, i quali hanno attirato, soprattutto durante la holiday season, compratori in cerca di jeans e vestiti. Le vendite comparabili del brand sono cresciute dell’8% nel periodo, contro il +3,3% atteso dagli analisti.
L’iniziativa di Abrecrombie nel solco del second hand e di un consumo più sostenibile dei prodotti moda è solo l’ultima, in ordine cronologico, di uno scenario che ha coinvolto marchi del fast fashion e del lusso. Se H&M ha infatti dato il calcio d’inizio con il suo brand &Other Stories, per poi rafforzare il suo investimento nella piattaforma di re-commerce Sellpy, nel 2019 è stata anche la volta della partnership, con focus sul mercato inglese, tra Farfetch e Thrift+, startup specializzata nelle donazioni di prodotti usati. Nello stesso anno Neiman Marcus è entrato nel capitale del reseller di lusso online Fashionpile, mentre Richemont ha acquisito Watchfinder & Co., piattaforma inglese attiva dal 2002 che fornisce ai clienti la possibilità di ricercare, comprare e vendere orologi già utilizzati, sia online sia in sette boutique nel Regno Unito. A ottobre 2019, infine, Burberry ha svelato un programma pilota insieme a The RealReal.