Adidas sospende il suo piano di buyback di azioni da un miliardo di euro, tutelando così la liquidità del gruppo in un momento in cui gli store in Nord America e in Europa sono chiusi. A dare la notizia è stato lo stesso colosso dello sportswear in una nota: “Considerando l’alto livello di incertezza economica causata dagli sviluppi continui della pandemia di Coronavirus, il consiglio esecutivo di Adidas ha deciso di adottare, in modo proattivo, un approccio conservativo alla gestione della liquidità”. La notizia arriva poche ore dopo l’annuncio, accolto da non poche polemiche, che il player tedesco potrebbe non pagare l’affitto per i suoi negozi in Germania. Adidas ha chiuso i 12 mesi con un utile netto di 1,972 miliardi di euro, in crescita del 15% rispetto al 2018, e un fatturato pari a 23,64 miliardi, in aumento dell’8 per cento.
Lo stop al piano buyback 2020 di Adidas risponde alla complessità dello scenario economico globale. L’incertezza sui prossimi mesi ha già portato numerose aziende a congelare le decisioni sui dividendi o ad annullarli, dai gruppi del fast fashion Inditex ed H&M, ai giganti del lusso Kering e Lmvh, che hanno rinviato l’assemblea annuale degli azionisti, passando per il player dell’eyewear Essilor Luxottica. Negli scorsi giorni, il consiglio di amministrazione di Tod’s ha deciso di modificare la proposta di distribuzione dei dividendi sugli utili 2019, proponendo di non distribuire alcun dividendo. La società ha confermato la destinazione dell’1% dell’utile netto consolidato ad iniziative di solidarietà; l’utile dell’esercizio 2019 sarà, per il resto, interamente destinato a riserva. A margine di tale decisione, il presidente e il vice presidente, Diego e Andrea Della Valle, hanno comunicato al consiglio la loro decisione di rinunciare ai compensi che erano stati già deliberati in loro favore per l’esercizio 2020.