La holiday season si avvicina e per la National Retail Federation americana è già tempo di stime sullo shopping. Secondo un report diffuso dalla stampa internazionale negli scorsi giorni, la spesa media dei consumatori americani dovrebbe essere di poco meno di 1.050 dollari (circa 950 euro) a testa, in crescita rispetto ai 1.007 dello scorso anno. “Il sondaggio – si legge su Retail Dive – ha coinvolto 7.800 consumatori, i quali hanno dichiarato che spenderanno in media 658,55 dollari in regali per le persone care; 227,26 dollari in prodotti collaterali come dolciumi, cibo e decorazioni; 162 dollari in acquisti non connessi alla tradizione dello scambio di regali”.
A condizionare la scelta di un retailer specifico sarebbero, nel 70% dei casi, i vantaggi legati a sconti e promozioni, che ad oggi incidono di più di fattori come la selezione e la qualità del merce in store. Tra gli oggetti più desiderati, infine, ci sono, per il 60% dei consumatori, le gift card e i buoni regalo, seguiti da abbigliamento e accessori, dai libri e dagli entertainment gifts (film, musica e video games).
Nelle scorse settimane uno studio pubblicato da Coresight Research e dedicato al mercato a stelle e strisce ha stimato una crescita del 4% delle vendite retail (in America) tra novembre e dicembre. La holiday season risulterebbe tuttavia sempre meno cruciale. “Lo shopping della holiday season è sempre meno decisivo per i grossi player delle vendite al dettaglio”, scrivono gli analisti di Coresight. Se verso la fine degli anni ’90 l’incidenza degli acquisti nel periodo delle festività (in America al Natale di affianca il Giorno del Ringraziamento) era attorno al 24%, oggi l’incidenza è del 21% circa. La percentuale, per quanto in tenuta se si pensa all’esplosione dell’e-commerce, è destinata a scendere. Tra le insegne che più hanno visto calare l’incidenza della holiday season ci sarebbero le gioiellerie, seguite dai negozi di articoli sportivi e di general merchandise.