La febbre della personalizzazione è inarrestabile e ha fatto una nuova ‘vittima’. Zara, il colosso spagnolo del gruppo Inditex, ha infatti annunciato il lancio della sua prima capsule collection di capi denim personalizzabili. La customizzazione sarà offerta per la sezione “Trf” e permetterà ai clienti di aggiungere parole ricamate su pantaloni, shorts, gonne e giacche di jeans. Il servizio, chiamato Zara Trf Edited, sarà lanciato il 27 marzo in soli tre punti vendita Zara, tra cui quello di Milano in Corso Vittorio Emanuele (cui si aggiungono quelli di Plaça de Catalunya a Barcellona, e Kalverstraat ad Amsterdam) e sul sito in Spagna, Inghilterra, Olanda e Italia.
Il brand del gruppo da oltre 26 miliardi di euro di ricavi nel 2018 va così ad aggiungersi a una folta schiera di marchi che hanno fatto della personalizzazione una ghiotta opportunità di business. Tra questi, vanno ricordate le mosse recenti del lusso. Per esempio, Ermenegildo Zegna, con la sua prima sneaker completamente personalizzabile My Cesare, Gucci con il progetto DIY – Do it yourself, Etro che ha lanciato negli scorsi giorni la pochette personalizzabile Rsvp (mentre Louis Vuitton già da tempo offre questa tipologia di servizio). A questi si aggiunge anche Golden Goose che, all’interno del suo flagship store di Milano, ha aperto il primo Lab, il cui scopo è quello di mettere in contatto clienti e artigiani per rendere le sneakers (appena acquistate o già utilizzate) dei pezzi unici. Anche Lectra, gruppo francese specializzato nella produzione di software e soluzioni tecnologiche premium per le aziende dei settori moda, arredamento e auto, ha lanciato recentemente Fashion on demand per accompagnare le aziende partner nello sviluppo e potenziamento dei servizi di customizzazione.
Per quanto riguarda i brand di fascia più bassa, Mia Bag, Save My Bag e O Bag, per esempio, offrono la possibilità di personalizzare i propri modelli. Così come i giganti dello sportswear Nike e Adidas.