Condé Nast Holdings Ltd ha chiuso il full year 2022 con un turnover in calo del 4 per cento a 254,2 milioni di sterline (circa 293 milioni di euro). I costi di ristrutturazione, le cessioni e la guerra in Ucraina hanno intaccato il giro d’affari della divisione internazionale della casa editrice statunitense, secondo i conti depositati presso la Companies House nel Regno Unito.
La divisione di Condé Nast, di proprietà di Advance Publications Inc. di New York, ha registrato un calo del 41% nei profitti pari a 15,6 milioni di sterline per i 12 mesi terminati al 31 dicembre.
I conti, riportati da Wwd, si riferiscono alle attività di Condé Nast in Uk, Germania, Francia, Italia e Spagna, dove pubblica più di 30 edizioni di testate tra cui Vogue, Vanity Fair, Gq, Ad, Wired e Condé Nast Traveller.
La società, che si definisce “digital first”, ha visto le vendite in edicola e in abbonamento diminuire del 21% a 42,4 milioni di sterline nel periodo in analisi, mentre i ricavi pubblicitari sono rimasti sostanzialmente stabili a 211,8 milioni di sterline.
Le perdite straordinarie del periodo ammontano a 3,1 milioni di sterline rispetto a 13,1 milioni di sterline del periodo precedente. Sono il risultato di una serie di fattori, tra cui i costi di ristrutturazione, che secondo Condé Nast sono dovuti principalmente alle indennità di fine rapporto del personale mentre l’editore riorganizza i suoi team editoriali e commerciali. Nel 2022 la casa editrice ha cessato di pubblicare anche in Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina, cancellando di conseguenza 5,1 milioni di sterline. La società ha inoltre ceduto le attività educative con sede a Londra, subendo una perdita di 1,3 milioni di sterline.
Condé Nast ha consolidato le redazioni e, allo stesso tempo, condiviso contenuti realizzati da diverse come parte della sua uova strategia. Servizi fotografici e articoli vengono così pubblicati su testate diverse del gruppo.
I team fanno capo ad Anna Wintour, global chief content officer di Condé Nast e direttrice dell’edizione americana di Vogue; il mese scorso Chioma Nnadi è stata nominata responsabile dei contenuti editoriali di British Vogue, assumendo le responsabilità di Edward Enninful, che assumerà un nuovo ruolo di consulenza a ‘livello globale’, del quale però non sono state ancora specificate le mansioni.