Il CEO di Ted Baker ha lasciato il suo ruolo dopo l’accusa di “misconduct”. Ray Kelvin, come riportato dalla nota ufficiale diffusa dall’azienda inglese, ha infatti rassegnato le sue dimissioni con effetto immediato, pur negando le accuse di cattiva condotta. All’interno dell’azienda è stato in ogni caso istituito un comitato per verificare quanto accaduto. Come riportano diverse fonti stampa, i colleghi avrebbero accusato il CEO di imporre “abbracci forzati” che, in diversi casi, a quanto pare, sarebbero sfociati in molestie.
“Ray Kelvin ha fondato l’azienda 32 anni fa e, insieme al suo team, è stato la forza trainante che lo ha fatto diventare il marchio globale che è oggi”, ha commentato David Bernstein, appena nominato presidente esecutivo così da affiancare la CEO ad interim Lindsay Page. “In ogni caso, alla luce delle accuse mosse contro di lui, Ray ha deciso che è nell’interesse della società rassegnare le dimissioni in modo che l’azienda possa andare avanti sotto una nuova leadership. In qualità di consiglio di amministrazione, ci impegniamo a garantire che tutti i dipendenti si sentano rispettati e valorizzati. Siamo determinati a trarre insegnamenti da quanto è successo e da ciò che i nostri dipendenti ci hanno detto per garantire che, pur continuando a mantenere gli aspetti positivi e unici della cultura di Ted, vengano apportate anche le opportune modifiche”.
Questo è solo l’ultimo di una serie di casi di ‘misconduct’ sul luogo di lavoro che hanno coinvolto le aziende della moda e del lusso. Tra questi, per esempio, vi sono quelli di Mike Shearwood, CEO di Clarks, Paul Marciano, che si è dimesso dal ruolo di presidente esecutivo di Guess, Trevor Edwards, brand president di Nike, a cui si aggiungono alcuni dei più celebri fotografi di moda, tra cui Patrick Demarchelier, Bruce Weber, Mario Testino e Terry Richardson.