L’Unione europea e il Giappone hanno dato il via libera all’accordo da 8,5 miliardi di dollari tra Tapestry e Capri Holdings. Manca La fusione, che riunirebbe sotto lo stesso tetto marchi di lusso come Kate Spade e Stuart Weitzman di Tapestry e Jimmy Choo e Versace di Capri ed è stata annunciata lo scorso agosto, attende ancora l’approvazione degli Stati Uniti.
La Commissione federale del commercio (FTC) degli Stati Uniti ha richiesto alle due aziende ulteriori informazioni sulla fusione pianificata a novembre. Secondo una recente Bloomberg, i trader sarebbero scettici sull’approvazione da parte dell’autorità di regolamentazione antitrust statunitense.
Come riporta l’agenzia, i dubbi sono emersi dopo che alcuni commenti dei funzionari della Commissione federale del commercio avrebbero lasciato intendere un atteggiamento diffidente, in particolare per quanto riguarda gli aggiornamenti sulle linee guida sulle fusioni e la questione della concorrenza. Secondo il gruppo United First Partners specializzato in ricerca la probabilità che l’operazione venga completata viene stimata al 50% mentre un sondaggio informale di Bloomberg fa scendere al 40% questa probabilità.
Tuttavia, il CEO di Tapestry Joanne Crevoiserat ha ribadito che si aspetta che la società completi l’accordo entro quest’anno solare. Come riporta Bloomberg, la manager ha ribadito che “dato il panorama, ci vuole solo tempo per risolvere i problemi”, ha detto in un’intervista, aggiungendo che Tapestry non prevede di cedere marchi per completare l’acquisizione. “Non pensiamo che sia necessario.”
La fusione tra Tapestry e Capri tra le due aziende consentirebbe a Tapestry di competere con Lvmh. Secondo la società di ricerca GlobalData, Tapestry diventerebbe la quarta più grande azienda di lusso al mondo e la seconda più grande nelle Americhe dopo il colosso francese.
Il gruppo nordmamericano prevede che l’accordo si concluda nel 2024.