Il gruppo americano Tapestry, cui fanno capo marchi Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman, ha appena comunicato l’acquisizione di Capri Holdings, proprietaria di Versace, Michael Kors e Jimmy Choo. Il valore dell’operazione è di circa 8,5 miliardi di dollari (circa 7,7 miliardi di euro). Gli azionisti di Capri Holdings riceveranno 57 dollari in contanti per azione.
Questa acquisizione riunisce quindi sei marchi. Fondendo i fatturati delle due società si arriva a un turnover da 12 miliardi di dollari e quasi 2 miliardi di utili operativi adjusted nell’esercizio 2022. La maison del lusso fondata da Gianni Versace è entrata nell’orbita di Capri Holdings nel 2018 (in precedenza Michael Kors Holdings Limited).
“Siamo entusiasti di annunciare l’acquisizione di Capri Holdings, unendo sei marchi iconici e team globali eccezionali – dichiara in una nota Joanne Crevoiserat, CEO di Tapestry -. Tapestry è un’organizzazione con una passione per la costruzione di marchi duraturi attraverso un design e una maestria artigianale superiori e un’attenta attenzione ai nostri clienti. La combinazione di Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman insieme a Versace, Jimmy Choo e Michael Kors crea una nuova potente società del lusso globale, sbloccando un’opportunità unica per generare valore aggiunto per i nostri consumatori, dipendenti, comunità e azionisti in tutto il mondo”.
Tapestry ha archiviato il 2022 con un incremento di fatturato del 13%, ammontati a 6,66 miliardi di dollari (circa 6,12 miliardi di euro) e in aumento in tutti i mercati chiave, eccetto il Nord America (-2 per cento). Le vendite nette del quarto trimestre sono risultate sostanzialmente in linea a quasi 1,62 miliardi di dollari. Nell’anno Coach ha sfiorato i 5 miliardi di dollari con un incremento dell’1%, Kate Spade ha totalizzato 1,4 miliardi (-2%) e Stuart Weitzamn 281 milioni (-11 per cento).
Nelle scorse settimane Capri Holdings ha condiviso i risultati del primo trimestre 2024 con un fatturato in calo del 9,3% pari a 1,23 miliardi di dollari (1,1 miliardi di euro). L’utile lordo è passato da 901 a 812 milioni di dollari, in calo anche l’utile netto, che nel trimestre scende a 48 milioni rispetto ai 201 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.
ll fatturato di Michael Kors, pari a 787 milioni di dollari, è diminuito del 13,8%, quello di Versace del 5,8% a quota 259 milioni. Bene invece Jimmy Choo cresce del 6,4%, le sue entrate sono state di 183 milioni nei primi tre mesi.