I rumors dei giorni scorsi hanno trovato conferma. La Commissione Federale del Commercio degli Stati Uniti (FTC) ha dichiarato l’intenzione di fare causa per bloccare l’operazione da 8,5 miliardi di dollari (circa 8 miliardi di euro) di Tapestry, per l’acquisizione di Capri Holdings. “L’accordo – spiega la nota ufficiale dell’autorità statunitense – mira a unire tre stretti concorrenti: i marchi Coach e Kate Spade di Tapestry e il marchio Michael Kors di Capri. Se l’operazione fosse autorizzata, l’accordo eliminerebbe la concorrenza diretta tra i marchi di Tapestry e Capri. Darebbe inoltre a Tapestry una quota dominante nel mercato delle borse di ‘lusso accessibile'”.
In un comunicato stampa, la FTC ha affermato che l’unione delle sue società danneggerebbe acquirenti e dipendenti. Si afferma che Tapestry e Capri “attualmente competono su tutto, dall’abbigliamento agli occhiali alle scarpe”. “Con l’obiettivo di diventare un acquirente seriale Tapestry cerca di acquisire Capri per rafforzare ulteriormente la sua roccaforte nel settore della moda”, ha affermato nel comunicato Henry Liu, direttore del Bureau of Competition della FTC. “Questo accordo minaccia di privare i consumatori della concorrenza per borse a prezzi accessibili, mentre i lavoratori a ore rischiano di perdere i benefici di salari più alti e condizioni di lavoro più favorevoli”.
Secondo l’autorità, “questo accordo non sarà probabilmente l’ultimo di Tapestry, poiché l’acquisizione di Capri darà a Tapestry ulteriore leva per effettuare ancora più acquisizioni in futuro”. Secondo la denuncia della FTC, i documenti prodotti da Tapestry indicano che non ha intenzione di interrompere le acquisizioni anche dopo questa proposta di fusione.
Di contro, Tapestry ha pubblicato un comunicato ufficiale per rispondere al veto dell’autorità. “Non c’è dubbio che si tratti di un accordo favorevole alla concorrenza e al consumatore e che la FTC fraintende fondamentalmente sia il mercato che il modo in cui i consumatori fanno acquisti. Tapestry e Capri operano in un settore intensamente competitivo e altamente frammentato insieme a centinaia di marchi rivali, inclusi sia operatori affermati che nuovi entranti”, spiega il gruppo americano aggiungendo che “la realtà è che i consumatori hanno una vasta gamma di scelte quando acquistano borse e accessori, calzature e abbigliamento di lusso, e le esercitano”.
Tapestry fa sapere che dispone “di solide argomentazioni legali a difesa di questa transazione e non vediamo l’ora di presentarle in tribunale e di lavorare rapidamente per chiudere la transazione nell’anno solare 2024”.
La fusione tra i due gruppi, Tapestry e Coach era stata annunciata lo scorso agosto e nelle scorse settimane aveva già ottenuto l’approvazione da parte delle autorità di regolamentazione in Europa e Giappone. Insieme, le due società avrebbero un fatturato annuo di oltre 12 miliardi di dollari e sarebbero presenti in più di 75 paesi.
Come riporta Cnbc, alla chiusura di ieri, le azioni di Tapestry sono aumentate di quasi il 10% quest’anno rispetto alle azioni di Capri, che sono scese di circa il 24% nello stesso periodo.