Skechers fa il bis. Dopo il primo flagship full price diretto in Italia aperto lo scorso anno a Roma, nella centralissima via del Corso, il brand americano da 5,2 miliardi di dollari si prepara ad aprire i battenti a Milano. Come raccontato a Pambianconews dal COO David Weinberg*, il monomarca aprirà in via Torino**. In Italia, oltre a questi negozi, il brand conta 11 outlet shop e 18 boutique in franchising, oltre alla presenza in più di 2mila store multimarca.
Non solo, dopo il lancio negli Stati Uniti, Skechers si prepara a portare in Italia anche l’e-commerce, il quale dovrebbe essere attivo entro la fine di quest’anno o al più entro l’inizio dell’anno prossimo.
Il mercato italiano, infatti, sta ben performando per il brand, così come l’Europa in generale, tanto che la realtà americana, dopo aver ingrandito il proprio centro di distribuzione in Belgio lo scorso anno, conta di svilupparlo ulteriormente nel corso del 2020.
Negli scorsi giorni, inoltre, Skechers ha reso noti i risultati riguardanti il passato anno fiscale. Nell’ultimo trimestre, il brand ha registrato ricavi per 1,33 miliardi di dollari (circa 1,2 miliardi di euro), in crescita del 23,1%, oltrepassando così le stime Refinitiv di 1,25 miliardi. A contribuire a questo risultato, sia la crescita del business internazionale dell’azienda (+31,2%) che di quello domestico (+13%). Per quanto riguarda l’intero anno fiscale, come detto in precedenza, l’azienda ha registrato una crescita del 12,5% a 5,2 miliardi di dollari, un profitto lordo di 2,5 miliardi (pari a un margine del 47,7%) e un utile netto di 346,6 milioni. Per quanto riguarda l’outlook del primo trimestre 2020, l’azienda attende ricavi tra 1,4-1,425 miliardi e un utile per azione diluted tra 0,7-0,75 dollari. Questi valori considerano “un’iniziale stima dell’impatto sulla società degli eventi che stanno accadendo ora in Cina, e includono pertanto un significativo numero di negozi temporaneamente chiusi e vendite comparabili sotto la media”.
*Notizia modificata il 18/02/2020 alle 15.45
In precedenza le dichiarazioni erano state erroneamente attribuite al CEO Robert Greenberg, ce ne scusiamo con i lettori e con i diretti interessati.
**Notizia modificata il 18/02/2020 alle 15.45