Cambio ai vertici tra colossi dello sportswear. Il CEO di Puma Bjørn Gulden lascerà infatti l’azienda tedesca alla fine dell’anno per prendere – stando a quanti riferisicono le principali agenzie di stampa – il timone della rivale Adidas.
Nella giornata di venerdì Puma ha annunciato di aver nominato il chief commercial officer Arne Freundt come nuovo amministratore delegato dal 1° gennaio 2023, dopo che Gulden ha deciso di far scadere il suo contratto alla fine dell’anno. Dal canto suo, Adidas ha confermato di essere in trattative con Gulden come potenziale successore di Kasper Rorsted, il dimissionario CEO della stessa Adidas. Lo scorso agosto, Rorsted e il supervisory board della società di Herzogenaurach avevano inaspettatamente “concordato di comune accordo” che Rorsted cederà la posizione di CEO nel corso del 2023.
Il terzo trimestre 2022 di Adidas si è chiuso con un utile netto sceso a 179 milioni di euro dai 479 milioni dello scorso anno, impattati soprattutto dalla “liquidazione delle attività in Russia”. Se il periodo ha visto un aumento delle vendite, che hanno toccato quota 6,4 miliardi di euro (+11%), il margine lordo è sceso dell’1% (49,1%) e quello operativo è stato dell’8,8%, segnando una flessione dell’11,7% se paragonato con lo stesso periodo del 2021. Adidas ha tagliato la guidance per il 2022 e ora prevede che i ricavi (a valute neutrali) aumenteranno a un tasso mid-single-digit, in calo rispetto a una percentuale mid-to high-single-digit, mentre il margine operativo è visto al 4%, in calo dal 7% precedentemente stimato.
Di contro, Puma ha definito il Q3 del 2022 come il “migliore della sua storia”. L’azienda ha totalizzato nel quarter vendite da 2,35 miliardi di euro, in aumento del 16,9%, a valuta costante. Bene anche il fronte della redditività: nei tre mesi l’utile netto ha toccato i 146 milioni di euro (+1,8%), mentre l’utile operativo è cresciuto del 12,6% arrivando a 258 milioni.