Ovs archivia il full year 2023 terminato il 31 gennaio 2024 con vendite nette a 1,5 miliardi di euro, in crescita dell’1,5% rispetto all’esercizio precedente, “nonostante un meteo eccezionalmente sfavorevole che ha penalizzato il mercato dell’abbigliamento in entrambi gli avvii di stagione”, specifica una nota e grazie alla spinta del quarto trimestre definito il migliore di sempre.
L’ebitda rettificato dell’esercizio è stato di 182,2 milioni di euro, pari all’11,9% delle vendite. L’andamento dei ricavi ed il gross margin che sale al 57,3% sulle vendite hanno più che compensato le tensioni inflazionistiche sui costi indiretti. L’utile netto reported è pari a 52,4 milioni, in significativa crescita rispetto ai 39,6 dell’anno precedente. L’utile netto rettificato è stato di 75,9 milioni di euro. Il cash flow è stato di 64,3 milioni “dopo significativi investimenti in progetti speciali”.
La posizione finanziaria netta rettificata ed il leverage ratio continuano a migliorare e, al 31 gennaio 2024, si riducono rispettivamente a 145,5 milioni di Euro e a 0,80x, dopo 47,8 milioni di Euro per distribuzioni di dividendi e per acquisti di azioni proprie.
Il gruppo guidato da Stefano Beraldo ha conseguito il miglior quarto trimestre di sempre, con vendite nette di 433,1 milioni di euro ed un ebitda rettificato di 60,7 milioni.
Per il 2024 la società si aspetta vendite in ulteriore crescita rispetto all’esercizio appena concluso, sia per l’attuale rafforzamento della propria base clienti, sia per effetto dell’auspicabile normalizzazione climatica. Le vendite da inizio esercizio sono in crescita di circa il 5% rispetto al pari periodo del 2023, quando già risultavano in forte aumento rispetto all’esercizio precedente.
“L’anno 2023 è stato caratterizzato da un inizio dell’estate molto ritardato e da un anomalo prolungamento delle temperature estive sino a metà ottobre – ha commentato Beraldo -. Questo ha comportato una forte penalizzazione delle vendite nei mesi di maggio-giugno e settembre-ottobre, fra i più importanti dell’anno per fatturato e per marginalità. Il gruppo ha inoltre dovuto far fronte alle pressioni inflazionistiche sui costi di negozio, di struttura e sui servizi. L’andamento del segmento donna è risultato quello con la maggiore crescita, con particolare gradimento delle collezioni dedicate alle più giovani, grazie all’eccellente andamento del brand B-Angel e della cosmetica. Prosegue l’ottimo andamento del marchio Piombo“.
Il manager ipotizza che l’intero 2024 beneficerà della normalizzazione dei costi del prodotto che, impennatisi nel post-Covid, si sono ridimensionati solo a partire dal secondo semestre del 2023. “Ci aspettiamo che l’incremento atteso del costo del lavoro per il rinnovo del contratto nazionale verrà compensato da migliori vendite unite ad un miglior margine”.
Per quanto concerne la sottoscrizione dell’accordo vincolante di investimento con l’obiettivo di giungere in più fasi al controllo e, quindi, al 100% di Goldenpoint, l’AD dichiara di essere “confidente di poter ottenere buoni risultati e di creare le basi per una materiale futura crescita in questo segmento di mercato interessante”. Il brand di intimo, moda mare e calze, ha un fatturato di circa 100 milioni di euro e una rete di circa 380 negozi.