Anche Off-White cambia le carte in tavola. Il marchio fondato da Virgil Abloh non svelerà la collezione P/E 2021 a settembre preferendo presentare le nuove proposte a gennaio, consegnando nei negozi il mese successivo. La nuova strategia è stata comunicata a Wwd da Andrea Grilli, dallo scorso settembre CEO di New Guards Group (Ngg) che, oltre a Off-White, include griffe quali Palm Angels, Opening Ceremony e Marcelo Burlon County of Milan.
“Il futuro della moda dovrebbe essere sperimentale e collegato al nuovo mondo. Off-White continuerà a sfidare lo status quo e punta a mostrato quale grande industria creativa possa essere il settore moda”, ha dichiarato Abloh. Grilli specifica che il cambiamento era nell’aria già prima dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus: “Slegandoci dai limiti commerciali esistenti, accresceremo i nostri canali direct-to-consumer con un piano più libero. Inoltre, a partire dal 2021, abbiamo deciso di adottare una strategia full-price, facendo a meno di qualsiasi sconto”.
Le nuove tempistiche sembrano avvicinarsi alla formula del ‘see now-buy now’, ma Grilli chiarisce: “Il see now-buy now è molto più estremo, mentre quello che faremo è ridurre il più possibile la distanza tra il momento della presentazione e quello dell’acquisto senza danneggiare la qualità del prodotto. Lo scopo è continuare a innescare le emozioni associate alla presentazione delle collezioni, qualunque sia il formato, ma anche soddisfare immediatamente il desiderio d’acquisto con spedizioni e drop ogni mese. Al ritmo sempre più veloce di questo mondo, il lasso di tempo di 4-5 mesi tra lo show e l’arrivo della merce nei negozi era disconnesso dalle reali esigenze del consumatore”.
Sebbene non comunichi i dati di fatturato, il CEO dichiara un’importante crescita generata dai canali digital includendo l’e-shop del brand e anche piattaforme esterne.
Se da un lato la nuova strategia di Off-White sembra allinearsi alla necessità di autonomia già manifestata da marchi quali Gucci e Saint Laurent, dall’altra prende le distanze da un ritorno alle tempistiche tradizionali del lusso teorizzato da Giorgio Armani, condiviso da un numero crescente di designer nonché promosso anche da Cfda e Bfc.