The Messi Store ‘cambia maglia’. La linea di abbigliamento casual ideata dalla stella del calcio Lionel Messi, precedentemente prodotta da Mgo Global, è stata ceduta a Centric Brands per due milioni di dollari (circa 1,8 milioni di euro al cambio attuale). Il gruppo newyorkese, che in portfolio vanta già la licenza di circa 150 brand, si occuperà quindi ora di produrre e distribuire i capi della label lanciata nel 2019 dal campione argentino.
L’operazione è il risultato di un trascorso molto poco proficuo per il gruppo guidato da Virginia Ginny Hilfiger (sorella del noto designer Thomas Hilfiger, ndr), che in passato aveva stipulato un accordo che garantiva a Messi, ogni trimestre, una somma non inferiore ai 320mila dollari. Un compenso altissimo se paragonato alle vendite dell’etichetta, che nonostante nel secondo semestre del 2023 avessero visto un incremento del 134%, con ricavi pari a 226.345 di dollari, non era ancora in grado di ‘sopravvivere’ al minimo garantito al calciatore per l’uso del suo nome. Nel dettaglio, il contratto di Messi con Mgo Global, dopo tre anni dalla firma, era in scadenza proprio quest’anno e originariamente il calciatore aveva ceduto i diritti sul suo nome e sulla sua immagine in cambio di una royalty del 12% sulle vendite della linea di abbigliamento, per un compenso stimato complessivamente a quattro milioni di euro.
Già a fine 2022 però il brand era in perdita, ma la proprietà sperava nella vittoria dei mondiali di calcio per risollevare il marchio. Ad incidere sui ricavi sarebbe invece stato il passaggio dal calciatore alla squadra statunitense Inter Miami (fondata da un’altra stella del calcio, David Beckham, ora presidente, ndr) nell’agosto dell’anno scorso. Nonostante la notorietà e il cambio di squadra de ‘la pulce’ (come viene soprannominato Messi nell’ambiente sportivo, ndr) però la crescita, che ha visto l’etichetta fare + 61% sfiorando 1,7 milioni di dollari di ricavi, non è bastata a ‘tenere testa’ ai compensi del calciatore.