A pochi giorni dall’esordio di Pharrell alla direzione creativa del menswear di Louis Vuitton anche la maison Lanvin punta su una star acclamata della musica. “Lanvin Lab ha invitato l’acclamato artista vincitore di Grammy Future a disegnare una capsule collection che celebra una visione innovativa e individualista, che colma il divario tra musica e moda”, ha comunicato in una nota il brand dell’omonimo gruppo. Lanvin Lab è un contenitore all’interno del quale sono previste partnership creative con talenti internazionali sia affermati sia emergenti, aveva annunciato lo scorso aprile la casa di moda in seguito all’addio del direttore creativo Bruno Sialelli dopo quattro anni. Lo stilista aveva preso il posto di Olivier Lapidus a sua volta sostituto di Bouchra Jarrar. Nessun designer ha finora lasciato impresso il proprio stile come aveva fatto Alber Elbaz, alla direzione creativa della più antica maison francese per ben 14 anni, fino al 2015.
“Future è un visionario la cui influenza artistica si estende ben oltre la musica e l’intrattenimento e risuona in ampie fasce della cultura contemporanea di oggi. Lanvin è lieta di collaborare con Future, la cui innovazione e originalità hanno rimodellato il mondo della musica e dell’intrattenimento”, spiega la griffe. La collezione firmata dall’artista è prevista per l’autunno 2023 e includerà prêt-à-porter e accessori sia per donna che per uomo. Nella nota si ricorda che la figlia di Jeanne Lanvin, Marguerite, era una musicista affermata e la musica ha ampiamente ispirato la mitologia del marchio. A dimostrarlo ci sono i nomi dei recenti accessori di Lanvin, battezzati ‘Melodie’, ‘Sequence’ e ‘Concerto’.
Future, il cui profilo Instagram è seguito da oltre 24 milioni di utenti, vanta una lunga serie di collaborazioni con star amate dalla Z Generation tra cui Drake e The Weeknd, oltre ai veterani Pharrell e Kanye West, entrambi coinvolti nel fashion system di alta gamma.
Lanvin Group, quotato alla Borsa di New York, ha chiuso il 2022 con ricavi da 422 milioni di euro, in aumento del 37% su base annua; nei dodici mesi archiviati, l’utile lordo è ammontato a 238 milioni di euro con un margine lordo del 56%, rispetto ai 170 milioni, con margine al 55%, del 2021. A trainare la performance sul fronte della marginalità, soprattutto il marchio ammiraglio omonimo Lanvin, il cui margine lordo ha segnato un incremento del 79 per cento. Il gruppo include anche i marchi Caruso, Sergio Rossi, Wolford e St.John.