Maggio horribilis per L Brands. Dopo l’annullamento della vendita di Victoria’s Secret, la realtà americana cui fa capo il brand di lingerie ha reso noto un primo trimestre inferiore alle aspettative, complice la chiusura forzata dei negozi a causa della pandemia di Covid-19. Il gruppo ha infatti chiuso il periodo registrando vendite nette in calo del 37% a quota 1,65 miliardi di dollari (circa 1,5 miliardi di euro), contro il valore di 1,72 miliardi stimato dagli analisti. Bath & Body Works ha realizzato vendite per 712,7 milioni di dollari (-18%), mentre quelle di Victoria’s Secret sono calate a 821,5 milioni, contro un valore di 1,5 miliardi dello stesso periodo l’anno scorso. Nel periodo, il gruppo ha registrato una perdita di 296,9 milioni, contro l’utile di 40,2 milione del 2019.
L’azienda ha inoltre annunciato che, probabilmente, chiuderà permanentemente circa 250 negozi di Victoria’s Secret quest’anno tra Stati Uniti e Canada.
Come detto in precedenza, all’inizio del mese L Brands ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Sycamore Partners per annullare l’accordo di vendita di Victoria’s Secret. La società di private equity, infatti, avrebbe dovuto acquistare il celebre brand di lingerie (l’annuncio era stato fatto a febbraio), ma l’improvvisa pandemia di Covid-19 ha prima minacciato e poi fermato definitivamente l’operazione.
In ogni caso, la strategia di L Brands, come ricordato anche in occasione della pubblicazione dei dati relativi al Q1, rimane quella scindere i business di Victoria’s Secret, che diventerà pertanto un’azienda indipendente, e Bath & Body Works, che opererà come una “pure-play public company”.
Il gruppo, dato “l’alto livello di incertezza”, non ha fornito previsioni per il secondo trimestre e per l’intero anno fiscale.