Jd.com riorganizza il management e strizza l’occhio alla nuova politica governativa. Il colosso dell’e-commerce ha appena nominato Xu Lei nuovo presidente, con il compito di guidare le operazioni quotidiane dell’azienda. In precedenza, a capo della divisione retail di Jd.com in qualità di AD, Xu aveva fatto il suo ingresso nella società nel 2009 e riporterà ancora al fondatore Liu Qiangdong nel suo nuovo ruolo.
A succedergli in Jd.com Retail sarà Xin Liunjiing, ex CEO del dipartimento Health, di cui ha promosso il potenziamento a partire dal 2019, anno in cui ha assunto la carica.
Liu Qiangdong intanto, fondatore, amministratore delegato e finora presidente, noto con il nome occidentalizzato di Richard Liu, si dedicherà alla formulazione di strategie a lungo termine, alla gestione della parte più giovane dell’organico e al contributo alla ‘rivitalizzazione delle aree rurali’, ha spiegato l’azienda.
Quest’ultimo obiettivo si inserisce nell’ambito della strategia di ‘prosperità comune’, la nuova linea di politica economica annunciata dal presidente della Repubblica popolare Xi Jinping, che si è tradotta in un appello alle maxi imprese del Paese affinché concorrano al ridimensionamento delle disuguaglianze sociali.
In queste settimane non sono mancate le risposte tempestive da parte delle grandi corporation nazionali, le aziende che proprio dallo squilibrio tra classi sociali hanno preso l’abbrivio, arricchendosi in modo incontrollato negli ultimi anni, e che ora si trovano a dover pagare pegno.
L’ultima ad aver fatto parlare di sé è stata Alibaba, che ha stanziato 100 miliardi di yuan (15 miliardi di dollari/13 miliardi di euro) nel progetto del governo di Pechino. L’adesione del colosso di Jack Ma, già nel mirino dell’antitrust cinese per ‘sospette pratiche monopolistiche’, situazione che ha anche bloccato l’Ipo della sua Ant Group, è arrivata in seguito a quella di numerosi altri nomi del tech, da Tencent e Geely Automobile a Pinduoduo.