È Milano Unica ad aprire le danze delle fiere fashion milanesi. Prende il via oggi, infatti, il salone dedicato al tessile e accessori alto di gamma che fino a giovedì 2 febbraio popolerà gli spazi di Fiera Milano Rho, inaugurando il fitto calendario fieristico che vedrà avvicendarsi Mido, Lineapelle e Homi Fashion&Jewels Exhibition, nonché le quattro giorni Micam, Mipel e TheOne Milano.
L’appuntamento cade in un momento di ripresa e criticità insieme per il comparto del tessile-abbigliamento, tra risveglio post-pandemia e uno scenario inflazionistico costellato da rincari e sfide energetiche e logistiche. Secondo le stime preliminari elaborate dal Centro studi di Confindustria Moda, secondo cui il fatturato complessivo 2022 della tessitura made in Italy (in un’accezione comprensiva di tessitura laniera, cotoniera, liniera, serica e a maglia) evidenzia un aumento del 32,4% rispetto all’anno precedente, arrivando a quota 8,1 miliardi di euro e concorrendo così al 13,1% del fatturato generato dal complesso della filiera tessile‐moda.
Spicca il confronto con i livelli pre-pandemici degli anni compresi tra il 2016 e il 2019, sempre rimasti al di sotto degli 8 miliardi di euro. Rispetto al 2019, in particolare, la tessitura tricolore mette a segno un rialzo del 7,1 per cento.
Crescita a doppia cifra per tutti i comparti presi in esame, con in testa la tessitura laniera. Una fotografia che appare abbastanza allineata a quanto emerso dal corrispettivo fiorentino Pitti Filati, terminato la scorsa settimana presso la Fortezza da Basso: i dati riportati anche questa volta dal Centro studi di Confindustria Moda stimano per i filati lanieri (primi nel giro d’affari totale), linieri e cotonieri un incremento di fatturato complessivo del 27,8%, a 3,32 miliardi di euro.
Seguono poi i tessuti a maglia, che rappresentano una quota del 22,8%, e i tessuti cotonieri, con un peso pari al 19,5 per cento. La domanda interna, che vale più di 3,5 miliardi di euro, spesso dominata dalle griffe del lusso, registra “una performance anch’essa favorevole”, stimata nell’ordine del +32,9% rispetto ai dodici mesi precedenti.
Guardando agli scambi con l’estero, anche qui emerge una crescita double digit: l’export dovrebbe realizzare nei dodici mesi incremento del 31,9%, mentre l’import si attesterebbe a +40,2 per cento. Il complesso delle vendite estere supererebbe i 4,58 miliardi di euro (guadagnando circa 1,1 miliardi rispetto al 2021), mentre le importazioni sfiorerebbero i 2,4 miliardi.
Commentando i dati di settore che fanno da sfondo alla kermesse, il presidente di Milano Unica Alessandro Barberis Canonico, durante la conferenza d’apertura tenutasi questa mattina, ha messo in luce il tema portante di questa 36edizione, incentrata sulla tracciabilità lungo la filiera dalla materia prima, fino al prodotto finito. Sono poi intervenuti, con la moderazione Emanuele Farneti, Editor in chief di D – La Repubblica, Maria Teresa Pisani, Acting Head, sustainable trade & outreach unit presso la United Nations Economic Commission for Europe, Paola Bertola, Full professor del Politecnico di Milano, Gabriele Maggio, CEO di Stella McCartney, e Sergio Tamborini.
Il presidente di Sistema Moda Italia (Smi), in particolare, ha commentato: “La nuova edizione di Milano Unica coincide con un anno di grandi aspettative per le aziende del tessile e abbigliamento. Le sfide, pur in un clima di ripresa rispetto a quello della pandemia, sono legate da un lato ai temi del caro energia, dell’andamento delle materie prime e delle tensioni geopolitiche, dall’altro alla necessità di rendere il sistema moda competitivo in Europa e interprete delle nuove esigenze del mercato, in un’ottica di trasparenza, di tracciabilità e di sostenibilità. Momenti di confronto come questi sono fondamentali per far parlare gli interpreti del cambiamento, ovvero la manifattura, motore della moda italiana”.
Gli fa poi eco Maurizio Forte, Direttore del Coordinamento promozione del made in Italy di Agenzia Ice, suggellando la storica alleanza con la fiera tessile insieme al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Hanno presenziato alla conferenza, tra gli altri, anche Luca Palermo, CEO di Fiera Milano, Carlo Capasa, Presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana, Ercole Botto Poala, Presidente di Confindustria Moda.
Intanto, sotto i riflettori della 36esima edizione di Milano Unica ci saranno le proposte primavera/estate 2024, con protagonisti 394 aziende espositrici, di cui 328 italiane e 66 europee, affiancate come di consueto da speciali aree dedicate a ricerca e approfondimenti, per un totale di 475 espositori.