Turbolenze sul piano di espansione di Highsnobiety. Il marchio di moda e lifestyle, che comprende un ramo editoriale, una consulenza creativa e una piattaforma commerciale, si è visto negli scorsi giorni costretto a licenziare 24 dipendenti, ovvero il 10% del suoi impiegati. Dietro i licenziamenti, come si legge su BoF, ci sarebbero delle difficoltà finanziarie e quindi il conseguente bisogno di ridurre i costi. Ad annunciare la notizia nel corso di una telefonata interna sarebbero stati la scorsa settimana il fondatore e AD David Fischer e il direttore operativo Jürgen Hopfgartner.
Il taglio dei posti di lavoro ha riguardato tutti i dipartimenti, tra cui quello editoriale, commerciale, dei dati e del marketing, nonché l’agenzia creativa interna all’azienda, HS+. Secondo quanto dichiarato alla testata dalla stessa azienda, Highsnobiety sarebbe in fase di ristrutturazione in quanto sta ottimizzando la propria struttura per allinearsi maggiormente ai cambiamenti del settore e alle proprie esigenze interne. Cambiamenti che però non varieranno la visione a lungo termine del progetto, cresciuto in tutti i suoi asset. “L’editoria, l’e-commerce e le agenzie della nostra azienda continuano a evolversi ed espandersi individualmente”, ha precisato Highsnobiety alla testata inglese.
Al momento, sempre secondo quanto riportato da BoF, è stata inoltre rimandata l’apertura del primo punto vendita Highsnobiety a Berlino, inizialmente prevista per giugno ed ora posticipata verso la fine dell’anno.
Fondato nel 2005 da Fischer e diventato negli anni una tra le voci più influenti nel settore fashion e streetwear, Highsnobiety era stato acquisito nel giungo scorso da Zalando, con lo scopo di diventare il consulente strategico e creativo del gigante tedesco dello shopping online. Al tempo dell’acquisizione non era stato reso noto l’importo dell’operazione, ma per la testata inglese l’accordo sarebbe valso tra i 180 e i 250 milioni di dollari (da circa 165 a 229 milioni di euro, al cambio attuale).