Highsnobiety prosegue la propria avventura retail. Dopo l’ultimo pop-up store aperto a Londra presso il department store Selfridges, la piattaforma a cavallo tra e-shop e magazine e da giugno 2022 nell’orbita di Zalando aprirà la prossima settimana il suo primo flagship store a Berlino.
A riportare la notizia è Business of Fashion, che anticipa l’insegna aprirà le sue porte venerdì primo marzo, offrendo una proposta che spazierà tra gli 80 e 100 brand in categorie merceologiche dall’abbigliamento di lusso allo streetwear, sneakers, beauty ma anche accessori e articoli per la casa.
Si tratta dell’ultimo tassello nella vendita al dettaglio per il player, che negli ultimi dieci anni ha consolidato l’apertura di concept store negli aeroporti e di pop-up durante le fashion week in giro per il mondo.
Per l’indirizzo tedesco Highsnobiety prevede di sfruttare il format già sperimento nei pop-up, combinando alla mera dimensione retail quella di spazio di aggregazione per le community appartenenti al mondo della moda e dello streetwear che popolano la metropoli, scommettendo sui conseguenti investimenti dei grandi brand del settore.
Il negozio ospiterà, dunque, un ricco di palinsesto di appuntamenti, dai lanci per la rivista cartacea a eventi con noti designer e istituzioni culturali, come del resto è accaduto nei pop-up store precedentemente. Il calendario si allineerà agli eventi più importanti che animeranno la capitale, come la Berlin Art Week o i campionati europei di calcio nel mese di giugno, occasioni d’oro per attivare collaborazioni e vendere merchandising ad hoc, beneficiando inoltre di un afflusso superiore alla media di persone e potenziali consumatori in giro per la città.
A incoraggiare l’opening di Highsnobiety, il successo già conquistato proprio con le aperture dei pop-up store, che in tre o quattro giorni, sottolinea la testata, sono arrivati a generare entrate fino a 150 milioni di dollari. Secondo David Fischer, fondatore e CEO di Highsnobiety, gli stessi risultati possono essere replicati anche in uno store vero e proprio e permanente.
Se i pop-up sono più costosi e implicano un dispendio maggiore di tempo, ha spiegato Fischer, un negozio potrebbe essere più efficace e ottimizzare le risorse, diventando per il player una piattaforma su cui mettere in scena le proprie iniziative durante tutto l’anno.